A cura della Redazione
Trecase. Tre strade per tre illustri cittadini Il prossimo14 giugno sarà una giornata memorabile per i trecasesi. L’iniziativa di intitolare tre strade cittadine a tre uomini conosciuti, stimati ed amati, esempi luminosi di altruismo e indiscusso attaccamento al dovere nonché testimoni per le presenti e future generazioni ad imperitura memoria, raggiunge il suo obiettivo e tutta la comunità ne è fiera. «Mi è doveroso un particolare ringraziamento - dice il primo cittadino Gennaro Cirillo - alla Commissione Consiliare ed a tutti coloro che si sono impegnati per conseguire questo significativo traguardo.Un recupero storico e sociale di eventi, lontani o più vicini nel tempo, si farà testimonianza preziosa di affetto e di riconoscenza per chi ha lavorato, si è impegnato e si è sacrificato nell’interesse di tutti. Tre strade per tre cittadini illustri: Mons. Francesco Tortora (1915-1962); il Maresciallo Capo Luigi D’Alessio (1938-1982) e Don Antonio Izzo (1951-1997) (nella foto). L’attuale prolungamento di via Vesuvio sarà dedicata al vescovo Tortora, la strada parallela a destra diventerà via M.llo Luigi D’Alessio e la già traversa Ciro Menotti, ove ebbe i natali l’operoso sacerdote trecasese, diventerà via Don Antonio Izzo. Ricco e variegato il programma della cerimonia che dal pomeriggio proseguirà sino a tarda sera. Dopo la deposizione di una corona d’alloro ai piedi dell’erma monumentale ai caduti di guerra, in piazza San Gennaro, grande concentramento in Piazza Prospero Sorrentino, deposizione di un’altra corona di alloro sul sagrato della lapida che ricorda i caduti civili del 14 settembre del ’43, intervento del primo cittadino e scoprimento della targa toponomastica del vescovo Francesco Tortora a cui sarà dedicato il prolungamento di Via Vesuvio; proseguimento lungo la stessa strada sino a raggiungere la parallela a destra che si immette su via Zappella; scoprimento della targa toponomastica del maresciallo D’Alessio e proseguimento per via Zappella, sino a raggiungere traversa Menotti. Ci sarà poi lo scoprimento della targa toponomastica a don Antonio Izzo. Da qui il ritorno sulla via Regina Margherita per dirigersi nella chiesa Sant’Antonio di Padova, retta da don Rosario Borrelli, Santa messa presieduta dall’Ordinario Militare per l’Italia e scoprimento dell’epigrafe al Servo di Dio, Salvo D’Acquisto a cui viene dedicato l’ampio piazzale alle spalle della chiesa, intervento conclusivo delle autorità pervenute e gran concerto della fanfara del 10° BTG CC Campania. NINO VICIDOMINI