A cura della Redazione
“Il tenente Marco Pittoni è un eroe ed il suo sacrificio merita la concessione Medaglia d´oro al valore militare. Mi sono già attivato presso le autorità competenti per far sì che ciò accada”. A parlare è il colonnello Gaetano Maruccia, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, intervenuto a Trecase alla cerimonia di intitolazione di due strade al maresciallo Luigi D´Alessio, morto nel corso di un conflitto a fuoco con esponenti della criminalità organizzata avvenuto a Torre Annunziata agli inizi degli anni Ottanta ed al vicebrigadiere Salvo D’Acquisto. Di qui il parallelismo tra vecchi e nuovi volti dell’Arma che sono andati incontro alla morte convinti della necessità di mantenere fede al giuramento: “il tenente Pittoni, così come Salvo d’Acquisto, aveva ben presente il senso del dovere e l’attaccamento alla divisa ed è andato incontro al suo tragico destino, senza avere la benché minima esitazione”. Si tratta – ha proseguito il colonnello Maruccia – “di un atto di coraggio senza precedenti, in quanto, così com’è emerso finora dalla indagini, l’ufficiale si è lanciato a mani nude, e senza utilizzare la pistola d’ordinanza, contro i rapinatori. Ciò con l’evidente scopo di evitare che, all’interno dell’ufficio postale di Pagani, vi fosse un conflitto a fuoco e qualcuno degli utenti potesse rimanere ferito”. L’iter per la concessione della medaglia d’oro al valore (alla memoria) rappresenterebbe un piccolo, ma significativo gesto per ravvivare la memoria del carabiniere “amico dei bambini”, quando, passato il clamore di questi giorni, la tragica vicenda finirà nel dimenticatoio: “in questo modo – ha spiegato il comandante provinciale – raggiungeremo due obiettivi altrettanto importanti: da un lato, infatti, daremo ai giovani un punto di riferimento, dall’altro compiremo un passo in avanti notevole nella direzione della diffusione della cultura della legalità, di cui tanto si ha bisogno nei nostri territori”. Non appena il colonnello ha rievocato l’omicidio avvenuto la scorsa settimana è scattato un lunghissimo e sentito applauso, con il quale i presenti hanno sottolineato la partecipazione emotiva alla vicenda ed anche la stima nei confronti del personale dell’Arma impegnato nell’opera di contrasto alle cosche criminali che tengono in scacco il territorio dell’agro vesuviano. Calbo