A cura della Redazione
Fervono i preparativi per il Palio del 6 luglio. Il Palio del Carruocciolo è una competizione fra le 4 contrade di Boscotrecase (Annunziatella, Casavitelli, Sant´Anna e Torretta) corrispondenti alle quattro circoscrizioni parrocchiali del Comune. La “corsa” si svolge normalmente una volta l´anno il 6 luglio. La storia del Palio del Carruocciolo di Boscotrecase è articolata e complessa ed affonda le proprie radici in un’epoca ancor più remota. Nei paesi vesuviani del XIX, XX e XXI secolo era usanza organizzare corse di Carruoccioli, nome competizione tra boschesi. Parallelamente alle corse dei Carruoccioli, i Boschesi cominciarono ad organizzare, più o meno spontaneamente, altre competizioni nei modi più disparati. Si ricordano, a partire dal XIX secolo, tra gli altri Mazza e Mivizo, La Pacchiosa, il Cerchio, lo Strummolo e Partite di pallone. Molte di queste competizioni erano precedute da cortei di giovani che alacremente, soprattutto nel periodo estivo, erano soliti giocare e riempire le vie del paese. L’organizzazione su base rionale del Patio e della Comunità boschese trova la sua origine, probabilmente, nel fatto che i Boschesi mostravano, a differenza d’oggi, maggiore attaccamento ed identificazione con il rione di appartenenza piuttosto che con il territorio di Boscotrecase nella sua interezza. La corsa del Palio del Carruocciolo prende il nome dal premio: il Palio. Esso consiste in una scultura raffigurante il Vesuvio adagiato su un carruocciolo da cui fuoriesce un pennacchio quadricolore (rosso, giallo, azzurro e verde). In genere destinato alla Chiesa del rione vincitore. A volte la Chiesa lo restituiva alla Comunità in cambio del suo valore in denaro. In questo caso l’importo poteva essere usato, ad esempio, per istituire borse per i giovani più promettenti della contrada o per altre spese di utilità comune. Il vero elemento ´scatenante´ del Patio del Carruocciolo sta probabilmente nella paura di alcuni cittadini di precipitare senza ritorno nell´ignavia e nella noia. Si pensò quindi a qualcosa che resuscitasse l´orgoglio, il senso di appartenenza e l´esigenza d´impegno anche fisico dei Boschesi. Nacque cosi l’idea del Patio del Carruocciolo. Calbo