A cura della Redazione
Boscoreale. No alla discarica a Terzigno Pubblichiamo la lettera che ci ha fatto pervenire il consigliere comunale PD di Boscoreale, Oreste Francesco Paolo. Dall’ultima seduta consiliare tenutasi a Boscoreale è emerso che il sindaco Langella, pur ammettendo che la scelta del sito di Terzigno per la realizzazione di due discariche non lo vede di certo contento poichè apporterà gravi e diversi danni al territorio, condivide la presa di posizione del governo Berlusconi. Precedentemente all’intervento del sindaco, i consiglieri Trerè e Diplomatico, in qualità di medici, avevano fatto notare come in alcune zone di Boscoreale l’incidenza di tumori facesse riscontrare percentuali “anomale” rispetto al dato nazionale ed addirittura rispetto al dato locale, suggerendo l’ipotesi che in passato, in prossimità di quelle zone, potessero essere state localizzate delle discariche abusive di materali tossici. Personalmente sono contrario alla scelta di Terzigno per la realizzazione delle discariche e non certo per partito preso o per motivazioni di ordine politico. La realizzazione delle discariche avverrà all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, in deroga e a dispetto di una normativa in base alla quale una cava di pietra lavica che dava lavoro a circa 400 persone è stata chiusa per rispettare l’ecosistema del parco mentre non si esiterà a trasformare questa porzione del parco nello sversatoio dell’intera provincia di Napoli. Gli esiti saranno letali per le velleità di sviluppo turistico legate alla valorizzazioni delle potenzialità del parco e all’apertura della strada Matrone, senza dimenticare le produzioni agricole, tra le quali un pregiato vino doc, che a pochi passi dalle discariche riverserebbero sui mercati prodotti di dubbia genuinità. Ricordo inoltre che una delle due cave, l’ex Sari, è stata utilizzata per anni in maniera “impropria”, e, probabilmente, già contiene al suo interno sostanze e materiali che ne imporrebbero una bonifica piuttosto che una riutilizzazione. Credo che il criterio della localizzazione delle discariche richieda un’ulteriore specifica, e che l’uso della discarica possa, adeguatamente controllato, essere consentito o proposto unicamente per un bacino di utenza altamente inferiore a quello previsto. Il nostro comune, come confermato dall’assessore Monaco, è ormai fuori dall’emergenza, perché allora dovremmo sobbarcarci, almeno per i prossimi due o tre anni, il carico dei rifiuti di tutta la provincia napoletana? Perché non chiedere di destinare il sito ai rifiuti di soli quattro o cinque paesi limitrofi che si impegnino a raggiungere l’obiettivo della differenziata riducendo così i conferimenti alla discarica? Si calcola che ogni giorno circa 400 autocompattatori sverseranno nella discarica l’indifferenziata ed i rifiuti speciali individuati nell’apposito decreto, ipotesi rispetto alla quale il sottosegretario Bertolaso ha assicurato al nostro sindaco la sua disponibilità a trattare la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Si è parlato inoltre della possibilità di richiedere per Boscoreale di usufruire degli stessi sgravi fiscali previsti per i comuni sul cui territorio verranno realizzate le discariche. Francamente non penso che ci sia infrastruttura o sgravio fiscale che tenga rispetto ai gravissimi danni ambientali ed economici che tale scelta arreca al nostro territorio. Penso che sia necessario discutere dell’istituzione di una commissione speciale che indaghi sugli stupri ambientali subiti dal nostro territorio e che si faccia carico della raccolta di elementi di indagine da indicare all’autorità giudiziaria. E’ nostro dovere di cittadini e di amministratori difendere il nostro territorio da ulteriori scempi sostenendo le nostre ragioni nelle sedi opportune e proponendo ipotesi alternative valide e percorribili che non concedano ad alcuno di dare un prezzo alla nostra salute ed al nostro futuro.