A cura della Redazione
E’ comparso ieri mattina, davanti al giudice del Tribunale di Torre Annunziata, Mario Improta, guida abusiva cinquantenne, operante abitualmente presso gli Scavi archeologici di Pompei. La guida è accusato di esercizio abusivo della professione e di lesioni al brigadiere dei carabinieri, che presta servizio al posto fisso di Villa dei Misteri (presso gli Scavi archeologici di Pompei). Il motivo che ha fatto scattare l’aggressione, con una capocciata, al militare di servizio presso il sito archeologico ha un antefatto nella lite di lunedì mattina che il cicerone abusivo aveva avuto, in precedenza, con due colleghi regolari. Il brigadiere era immediatamente intervenuto per sedare la rissa che era nato per motivi di lavoro. Avvertito dai due contendenti dell’irregolare e dell’illegale esercizio del mestiere da parte di Improta (che ha ricevuto numerose contestazioni precedenti, sempre per mancanza di licenza di guida turistica), il militare dell´Arma lo ha sottoposto a fermo. Nell’accompagnamento successivo in caserma la guida abusiva si è scagliata contro il graduato, infliggendogli una capocciata in piena faccia, che gli ha comportato il ricovero d’urgenza alla Clinica Maria Rosaria di Pompei. Alla fine il brigadiere se l’è cavata con una settimana di prognosi, ma per l’intemperante "cicerone senza patentino" sono scattate le manette. Dovrà rendere conto ora al magistrato per il suo operato. Dati i numerosi precedenti (di esercizio illegale della professione) è da presumere che difficilmente se la caverà liscia. La categoria delle guide turistiche di Pompei hanno da poco convenuto, con i loro rappresentanti sindacali, alla regolamentazione del mestiere con l’Amministrazione comunale. L’Applicazione del regolamento, con tre banchi di prenotazione sistemati agli ingressi degli Scavi archeologici, ha portato alla normalizzazione dell’esercizio di un’attività turistica che è stata frequentemente fonte di litigi e di atteggiamenti disdicevoli da parte dei ciceroni. Atteggiamenti fortemente lesivi dell’immagine della città. Il raggiungimento dell’accordo di regolamento è uno dei maggiori meriti del Commissario all’emergenza Renato Profili. Ora deve essere solo applicato. Rimane a cura delle forze pubbliche presenti a Pompei (in primis i vigili urbani) l’applicazione delle regole stabilite ed il rispetto dei turni di prenotazione. Risulta che ancora molti operatori turistici fanno i furbi non rispettando le regole di sana concorrenza all’interno della categoria. Molti continuano ancora ad esercitare senza avere i requisiti di legge. Ecco il motivo dell’increscioso episodio come quello di lunedì, dove a rimetterci, per il momento, è stato solo un solerte servitore dello Stato. Mario Cardone