A cura della Redazione
E’ fallito, come era facile prevedere, ogni tentativo da parte dei garanti presso la segreteria provinciale di Napoli del Partito Democratico di trovare un accordo a tavolino per l’attribuzione delle 30 poltrone del direttivo cittadino. A nulla è valso l’impegno in prima persona del sindaco Claudio D’Alessio. Mercoledì è venuto a Pompei Ciro Esposito (del comitato dei garanti) ma anche il suo tentativo di mediazione si è arenato miseramente perché manca l’accordo non solo sui numeri ma soprattutto sulle strategie politiche tra le diverse anime del Partito Democratico di Pompei che sono profondamente divise. Il congresso del Partito di Veltroni sarà celebrato sabato e domenica prossima. I 1518 militanti che hanno ritirato la tessera a novembre saranno probabilmente chiamati a votare il summit cittadino tra cinque liste, con massimo trenta candidati. Oltre alla lista che ha riferimento alla maggioranza amministrativa del sindaco D’Alessio ce ne saranno probabilmente altre quattro (una fa capo al consigliere comunale d’opposizione Carmine Cirillo, una seconda alla dirigente nazionale Rosaria Longobardi, una terza che fa capo all’ex consigliere comunale Ciro Serrapica ed una quarta formata dai riformisti). Sono quattro liste che saranno presentate da capi corrente, divisi tra loro, ma che hanno in comune il contrasto nei confronti della leadership di D’Alessio e Lo Sapio, nel partito e sul Municipio di Pompei. La speranza di molti è che il congresso serva a sciogliere i nodi del dissenso che attraversa il corpo civile ed a riunificare un partito, profondamente lacerato ultimamente. Sono partite immediatamente le operazioni preparatorie per il congresso (formazione dei seggi elettorali, redazione delle liste di candidati, raccolte di firme ecc.). Mario Cardone