A cura della Redazione
Riguardo alle opere pubbliche l’Amministrazione di Pompei riparte il prossimo autunno da Piazza Schettini. E’ esattamente lo stesso punto in cui si era arenata, o per meglio dire era inciampata dal momento che la previsione di una variante in corso d’opera ha fatto scattare nove avvisi di garanzia. Il rifacimento del centro storico della città pare che non porti fortuna al sindaco D’Alessio, mentre tocca alla comunità subire i danni economici e materiali derivanti dagli innumerevoli e diversi incidenti di percorso. Ultima fase: sono stati interrotti, in fase di collaudo, i rapporti con la ditta appaltatrice. L’Amministrazione non ha saldato il pagamento dell’opera (risparmiando circa 200 mila euro). Ha intenzione di concluderla in economia nonostante sono molti i difetti segnalati e, a questo punto, non si vede come potrà provvedere con la modesta somma residuata. Altro argomento riguarda il bar della fonte salutare, che si è rinnovato all’interno ed ha ripreso a funzionare tra la meraviglia della gente, convinta che rappresentasse il pomo della discordia. L’unica novità è che è stato abbattuto il bagno di servizio, attiguo al bar, la pertinenza abusiva che ne rendeva illegale la costruzione. In ordine a questo assunto il Comune di Pompei ha revocato le precedenti ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi. L’Amministrazione di D’Alessio porta avanti una propria tesi per giustificare la variante, che attualmente è sotto inchiesta. Essa é basata, secondo loro, su scelte che puntano a migliorare l’estetica del patrimonio Comunale. In poche parole D’Alessio, i suoi assessori ed il responsabile unico del procedimento avrebbero assunto delibere di materia urbanistica motivate da interessi paesaggistici. Secondo quanto da loro stessi spiegato, lo storico Palazzo De Fusco (sede della casa Comunale) una volta ristrutturato (con le opere in corso) e valorizzato dovrebbe diventare sito museale. Per questo motivo l’Amministrazione comunale di Pompei intende, a suo dire, liberarlo dalla presenza del bar al piano terra. Era stata prescelta la sua allocazione sull’altro versante (sanzionato dalla magistratura) al posto della costruzione sul lato Piazza (al livello della cassa armonica), dove era prevista la costruzione di loculi sullo stesso tipo di quelli che la dividono in due. Prospettato così il quadro riassuntivo del centro storico mette in luce una diversa configurazione, immaginata per la piazza e la sua pertinenza (ex Fonte Salutare), che ricade sul perimetro della Casa Comunale. Una diversa configurazione investe anche lo spazio circostante la cassa armonica, con evidenti ricadute non solo di natura estetica ma anche commerciali, perché la costruzione o meno del bar influisce sul posizionamento degli altri esercizi preesistenti. MARIO CARDONE