A cura della Redazione
Ieri 24 agosto, anniversario dell´eruzione del 79 d.c. I turisti in visita agli Scavi di Pompei hanno potuto rivivere uno per uno gli stadi dell’immane tragedia attraverso le parole di un eccezionale cronista dell’epoca, Gaio Plinio Secondo, storico e scienziato. E’ stato grazie all’operazione promozionale messa in campo dal Commissario all’emergenza Marcello Fiori che la gita turistica del 24 agosto è diventata per molti un’esperienza irripetibile. E’ consistita nella lettura (recita) di grande intensità della corrispondenza tra Plinio il Vecchio e Tacito dell’attore napoletano Patrizio Rispo (mattatore della soap opera “Un posto al sole”). Con la rilettura delle lettere di Plinio il Giovane, è stata vissuta l’immane tragedia della distruzione di una città-emporio della Roma imperiale. Nello stesso tempo c’è stata la compensazione storica con la restituzione alla memoria collettiva di quel vissuto, conservato quasi integro in ogni elemento dalla cenere ed i lapilli lanciati dalla tragica eruzione. Contemporaneamente i gas nocivi avvelenarono la popolazione di Pompei e lo stesso Plinio il Vecchio che si era avvicinato alla costa vesuviana, provenendo da Capo Miseno per osservare da vicino. La recita ha avuto luogo nel Foro triangolare alla presenza di almeno centocinquanta turisti. Tutti gli altri, almeno in 10 mila, hanno potuto seguirla dagli altoparlanti, distribuiti lungo il percorso. L’evento, come la tragedia di duemila anni fa, ha avuto inizio dalle ore 13. Con l’occasione è stato concesso l’ingresso libero al sito. Ottima anche la recita improvvisata in inglese, molto apprezzata dai turisti di lingua British, dei brani di Plinio, da parte della dottoressa Marella Brunetto, funzionaria dell’ufficio stampa SANP. Era l´una del pomeriggio del 24 agosto del 79 d.C. ed ieri, per ricordare l´evento, nella stessa ora in cui ebbe inizio il fenomeno, i tanti visitatori che affollavano i ruderi della città sepolta hanno potuto assistere alla lettura delle famose lettere di Plinio il Giovane a Tacito, in uno dei luoghi più suggestivi del centro archeologico: il Foro Triangolare, nella zona dei teatri. La felice iniziativa è tutto merito del Commissario straordinario per l´area archeologica, Marcello Fiori, che ha voluto ricordare il fatto storico nel suo contesto. L’evento ha una valenza culturale ad ampio raggio perché mette l’accento anche sulla minaccia costante del Vesuvio. Fiori, probabilmente, da dirigente della Protezione Civile di Bertolaso, ha pensato anche a questo. E’ stato offerto alla visita turistica un’ulteriore suggestione e motivi di approfondimento personale. MARIO CARDONE