A cura della Redazione
Partenza alla grande, fra qualche settimana, con la XIV Sagra del vino e del “tortano” e la sfilata allegorica dei carri agricoli. È già all’opera il comitato organizzatore della Solennità di San Gennaro, il prossimo 19 settembre, festa religiosa celebrante il sacrificio del Santo martire patrono della cittadina pedamontana vesuviana. Secondo il martirologio gerominiano del V sec., il 19 settembre è indicato come giorno della decapitazione di San Gennaro. Nell’anno 305, Gennaro Vescovo di Benevento con il suo diacono Festo ed il suo lettore Desiderio, si recò a Misero ove conobbe il diacono Sosio impegnato a contrastare l’insistente culto della Sibilla cumana. Nel dialogare sulla fede per Cristo, Gennaro vide apparire una piccola fiamma sulla testa di Sosio riconoscendo in quel segno l’anticipazione dell’imminente martirio del diacono. A questo primo miracolo ne seguirono altri facendo di Gennaro un santo acclarato. Sosio fu effettivamente imprigionato e condannato a morte in base alle leggi imperiali. Intervenendo in sua difesa, sia Gennaro che i suoi compagni Festo e Desiderio, in un primo momento, furono condannati ad essere gettati in pasto agli orsi nell’anfiteatro di Pozzuoli ma, per l’assenza temporanea del governatore, il martirio nell’arena fu sospeso e tramutato con la decapitazione da effettuarsi nei pressi della solfatara.) Quest’anno i festeggiamenti si protrarranno sino al giorno 24 con la conclusione di un pellegrinaggio a Montevergine. Oltre al minuzioso programma religioso che sarà svolto dal parroco, don Raffaele del Duca, presso la chiesa parrocchiale omonima ubicata nella piazza principale del paese, grandi cose serba il programma civile stilato con puntiglio dall’apposito comitato dei festeggiamenti presieduto dal sig. Angelo Cirillo. Le celebrazioni religiose inizieranno con il triduo di preparazione, ossia con la tre giorni d’uffici sacri dedicati alla preparazione della Messa Solenne del 19. La relativa processione, che percorrerà alcune delle principali strade cittadine, si celebrerà nella mattinata del giorno 20, ossia, come d’usanza, posticipata alla domenica successiva alla solennità. Tanto ancora più ricco e variegato il programma civile che spazierà largamente tra musica e canti con assaggi di squisitezze locali tra le quali non mancheranno il famoso “tortano” di San Gennaro, un’antica ricetta amalgamata con canditi e confetti cannellini dalle massaie trecasese annaffiato con i prelibati vini della passata annata offerti da alcuni produttori della zona. NINO VICIDOMINI