A cura della Redazione
“Il progetto di un nuovo ingresso agli Scavi archeologici, dall’area meeting del Santuario della Vergine del Rosario, non ci entusiasma”. Non ha usato mezze misure il primo cittadino di Pompei, Claudio D’Alessio, per far sapere al commissario all’emergenza degli Scavi Marcello Fiori che non condivide il progetto di creare un quarto ingresso (tre sono già operativi a pieno regime) per il sito archeologico, dall’area meeting del Santuario di Pompei. D’Alessio ha preso la parola in una conferenza stampa a difesa degli interessi commerciali della sua città. “Non conosciamo il progetto dei minimi dettagli – ha fatto sapere il sindaco di Pompei –. Non siamo stati consultati nel corso della sua elaborazione. Inoltre, non riteniamo che la decisione del Commissario tuteli l’economia di Pompei”. D’Alessio, nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, ha fatto sapere di aver plaudito alle precedenti iniziative di Fiori che andavano incontro agli interessi di Pompei (come la visita notturna del sito archeologico e l’apertura ai turisti di nuove domus). “Riteniamo, comunque, che l’amministrazione di Pompei debba essere tenuta al corrente rispetto alle iniziative che partono dal Commissario all’emergenza – ha commentato D’Alessio –, la situazione attuale non ci pare regolare. E´ come se gli Scavi si trovassero in un altro Comune”. D’Alessio ha detto di non conoscere il profilo urbanistico del progetto lanciato da Fiori. Progetto che sarà soggetto all’esame degli uffici tecnici del Comune per le autorizzazioni di rito. Certo pare singolare l’ipotesi di obbligare i turisti che si trovano in centro città ad attraversare un sito privato per accedere ad un museo dello Sato Italiano, anche se il “privato” è un’istituzione di tutto rispetto come la Chiesa di Pompei. Alla fine rimane oggettivamente più logico il progetto complessivo per l’interramento di un tratto della Circumvesuviana, che prevede, tra l’altro, il collegamento diretto tra la Chiesa e gli Scavi. E’ un progetto della regione Campania, messo a punto da studi d’architettura di riconosciuto prestigio internazionale ma l’Arcivescovo Prelato Carlo Liberati lo osteggia perché prevede l’esproprio di terreni della Chiesa. “Noi come amministrazione stiamo pensando di chiudere Pompei al traffico automobilistico, creando un flusso unico d’ingresso nella città a cui tutti dovranno obbligatoriamente attenersi”. Ha spiegato il sindaco D’Alessio, avallato dall’assessore al Turismo Pasquale Avino, che ha annunciato per giovedì prossimo un tavolo di concertazione aperto alle associazioni di categoria, l’Azienda del turismo, l’Ente archeologico e l’Istituzione religiosa di Pompei. E’ intervenuto nel dibattito anche il presidente della commissione consiliare al commercio, Alfonso Conforti, che ha assicurato la massima unità dei consiglieri (maggioranza e opposizione) sui temi che stanno a cuore all’economia cittadina. “Ho intenzione di invitare il commissario Fiori a Palazzo De Fusco – ha annunciato Conforti – per spiegarci i dettagli del suo progetto”. MARIO CARDONE