A cura della Redazione
Solidarietà agli ex dipendenti Aticarta e insediamento della Commissione d’Accesso al comune di Pompei gli argomenti che hanno polarizzato l’interesse nel consiglio comunale di ieri, anche se all’ordine del giorno c’erano delibere d’indirizzo su acqua, parcheggi e zona rossa. Riguardo al ritardo sull’apertura del cantiere per la costruzione del centro commerciale nell´ex sito dello stabilimento cartiero, c’è stato l’intervento di sostegno generale a cassintegrati con promessa d’appoggio dei partiti. A rasserenare l’animo degli interessati le parole d’ottimismo del sindaco D’Alessio, che incontrerà oggi i sindacati (fortemente contestati da Sorrentino). D’Alessio ha assicurato la disponibilità di Coop Sette a proseguire nei lavori considerato che ha già pagato il suolo industriale ed ottenuto le autorizzazioni preliminari. Acceso e contrastato, ma civile, il dibattito sulla commissione d’accesso, con possibilità di commissariamento dell’amministrazione della città per infiltrazione della camorra. Il presidente Ciro Serrapica, ha interpretato il sentimento di maggioranza e larga fascia della popolazione che le ha dato consenso. “C’è gente che non sa dove si trova Pompei e cerca di farla passare come la città della camorra”. Ha argomentato Serrapica, che ha stigmatizzato la moda di fare opposizione ricorrendo alla denuncia, anche anonima, per ribaltare il risultato elettorale. “Invito l’autore dell’interpellanza parlamentare (riferito a Nespoli del Pdl, ndr) ad un tavolo di confronto – ha detto –. Parleremo di Pompei ma anche di Afragola e della sua persona”. Opposta l’opinione del consigliere comunale Genovese (Pdl), che si è detto dispiaciuto dell’evenienza ma in pari tempo convinto che l’ispezione prefettizia è motivata da indizi oggettivi e da comportamenti di soggetti che stanno fuori al consiglio comunale. Diversa l’opinione dell’altro capogruppo d’opposizione, Giuseppe Tortora (Udc), che si è detto certo che non c’è camorra a Palazzo De Fusco, nel contempo ha parlato di cattiva amministrazione e fatto una lunga lista di gravi lati oscuri, come l’enorme costo del contenzioso legale. Allaria, di “Unità e Impegno” ha detto di essere contento di poter chiarire una volta per tutte la piena legittimità del ceto dirigente di Pompei contro un intervento che ritiene offensivo ed umiliante. La conclusione del primo cittadino D’Alessio ha dimostrato che Nespoli non ha interesse per Pompei ma è stato evidentemente sollecitato da politici locali che, a suo parere, non avranno mai il consenso dei pompeiani, gelosi dell’immagine positiva della loro città. MARIO CARDONE