A cura della Redazione
Pompei in musica supera il successo di Pompei in arte. La collaborazione tra la Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, il Comune, le associazioni degli albergatori (Adap) e quelle dei commercianti si consolida. Si perfeziona con risultati d’eccellenza di pubblico e di gradimento. Il segreto consiste nella cortesia dell’accoglienza e nella professionalità degli operatori turistici che si sono mostrati all’altezza del compito. “Ce l’abbiamo messa tutta – ha confessato Rosita Matrone, presidente Adap –. E´ troppo importante per la nostra categoria questo inizio di collaborazione a 360 gradi che punta allo sviluppo economico e ad accrescere l’immagine internazionale di Pompei”. Le aziende enogastronomiche e di ristorazione, disposte con appositi stand nello spazio antistante Porta Marina, hanno accolto i visitatori al termine del percorso illuminato all’interno di uno degli edifici termali pubblici più imponenti di età augustea. Le terme, poco distanti dall’ingresso di Porta Marina, un tempo in posizione scenografica sul mare, sono caratterizzate da una sontuosa decorazione, tra cui si segnalano le imponenti pareti dipinte con scene marine della piscina fredda. Tanta la curiosità dei visitatori per il “listino di prestazioni sessuali” del lupanare, presumibilmente sito al piano superiore, affrescate e numerate lungo una parete dello spogliatoio. Un tempo erano note come "terme del piacere", aperte alla popolazione e ai politici. Il percorso è stato allietato da “suoni antichi” riproposti dai Synaulia, un gruppo che da anni fa spettacolo sulla base di ricerca sperimentale di musica e danza dell’antica Roma. Il gruppo musicale è molto conosciuto per la partecipazione a noti film e spettacoli di successo. Insieme alla musica, la gastronomia e la degustazione di vini di alto pregio hanno reso indimenticabile la serata culturale negli Scavi che Pompei ha offerto ad oltre 500 visitatori. La mozzarella e la pasta cucinata alla maniera locale sono state molto apprezzate, ma anche il vino caldo ed i prodotti dolciari. Insieme al “dolce dei misteri” ha riscosso un grande successo la specialità del cannolo alla siciliana “condito” alla maniera degli antichi romani. Vale a dire con miele fuso con ricotta di capra. MARIO CARDONE