A cura della Redazione
Il prato delle aiuole del centro di Pompei è diventato a chiazze gialle. La gente si domanda come mai è rinsecchita parte dell’erba, compromettendo l’aspetto dei prati siti di fronte al Santuario della Madonna del Rosario, che nelle feste natalizie hanno ospitato opere d’arte. L’argomento è all’ordine del giorno tra i passanti per la piazza centrale ed i comuni cittadini. Sono fioccate come neve le critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, rea di non aver saputo tutelare a dovere l’immagine del centro religioso della città, visitato ogni giorno da migliaia di pellegrini. La difesa é toccata all’assessore al Verde pubblico, Amato La Mura, che ha spiegato le ragioni dell’inconveniente: ”Le chiazze gialle del prato non sono dovute a ciuffi d’erba secca ma a gramigna piantata, a luglio dell’anno scorso, al posto del prato originario. Il prato di montagna innestato nelle aiuole di piazza Bartolo Longo ha un ciclo differente rispetto al prato all’inglese, che nel periodo invernale si mantiene verde mentre al contrario la gramigna ingiallisce per poi rinverdire a primavera”. La Mura ha spiegato che a luglio dell’anno scorso furono intersecati quadrati di gramigna nelle aiuole in cui si era “consumato” il prato all’inglese a causa del calpestio della gente o della mancanza d’irrigazione. In quel periodo il caldo non ha offerto alternative se era necessario piantare un prato omogeneo rispetto a quello preesistente. Considerato che era necessario rigenerare le aiuole nell’inaugurazione delle 45 palme e piante rare donate al Comune di Pompei dalla “De Luca Farms”, azienda floricola della Florida (USA) di origine donate per devozione della famiglia De Luca per la Beata Vergine del Rosario di Pompei. La conversazione con l’assessore al Verde di Pompei finisce con una sua promessa: “Il prato tornerà ad essere completamente verde – ha assicurato La Mura – perché nella gramigna sarà innestato dai giardinieri del comune il seme di quadrifoglio, una piantina che rinverdisce in pieno inverno”. MARIO CARDONE