A cura della Redazione
Nella notte, i Comitati hanno presidiato l’ingresso delle discariche su via Zabatta a Terzigno, al fine di verificare quanto affermato dal dott. Giuseppe Visone della Procura di Nola, circa la presenza costante del Corpo Forestale dello Stato nei pressi della cava Sari, deputato al controllo di quanto e cosa si sversa nel Parco nazionale del Vesuvio. Come volevasi dimostrare, stanotte, ma vale anche per tutte le altre notti, checché sostenga il pm Visone, della Forestale nessuna traccia, cosa, questa attestata dal dirigente della Polizia di Stato presente nei pressi. Oltretutto, avevamo intenzione di chiedere il rispetto dell’Ordinanza dell’Ente Parco del Vesuvio n° 01/R/10 del 23/12/10 che intima al Corpo forestale dello Stato di dare immediata efficacia (ad horas) al ripristino dello stato dei luoghi devastati dai lavori illeciti della discarica e degli annessi e il blocco di qualunque azione che aumenti il danno ambientale fin qui prodotto. Nonostante sia trascorso un mese la forestale, dell’Ordinanza e del suo rispetto, manco a parlarne. Così come il controllo dello sversamento e di quello che in passato è stato illecitamente conferito nel Parco nazionale del Vesuvio. Resta da chiedersi perché pagare lo stipendio a tutori dell’ordine ambientale che, per un motivo incomprensibile, omettono esecuzioni di ordini importanti e vitali per la salvaguardia del territorio a loro affidato? Chiederemo, in primis, al Parco il perché del mancato rispetto di proprie ordinanze e alla magistratura di accertare eventuale dolo o omissioni. Intanto, anche stanotte i Comitati, come sempre del resto, hanno costretto moltissimi compattatori a tornarsene a casa evitando di sversare nel Parco nazionale del Vesuvio. I Comitati antidiscarica