A cura della Redazione
La vertenza sindacale con l’amministrazione comunale di Pompei non ha fermato l´impegno del corpo dei vigili urbani alla notte tricolore ed alla tutela dell’ordine pubblico (insieme a pubblica sicurezza e carabinieri), per assicurare una serena e concorde partecipazione della cittadinanza ad una ricorrenza solenne per la vita della nazione italiana. Pompei è divisa quasi su tutto, ma nei momenti importanti sa essere unita e solidale. Parata tricolore, alzabandiera, inni patriottici e sfilata d’auto d’epoca. A fine serata c’è stato il taglio della megatorta nella centrale piazza Bartolo Longo. Inoltre, l’occasione è servita alla diffusione del minigolf ed all’assaggio di vini tipici locali. Domani via Acquasalsa cambierà nome in viale Unità d’Italia. Nel pomeriggio ci sarà una conferenza stampa con il comitato organizzativo presieduto dall’ex presidente regionale Amtonio Rastrelli, in cui saranno annunciati gli eventi storico-culturali sull’unità, programmati per il 2011. Una menzione speciale merita l’allestimento della mostra dell’archivio storico del Comune di Pompei. Uno dei vanti della città, tra le poche ad aver dato vita ad una iniziativa di questo genere. In tutto, il comitato dei festeggiamenti ha speso una cifra, stanziata dal Comune, intorno ai 30 mila euro. Le polemiche non sono mancate. La Confesercenti, prima associazione per numero di iscritti a Pompei, ha diramato un duro comunicato nei confronti di D’Alessio e i suoi, polemizzando con l’assessore Giuseppe Tortora. “Apprezziamo questo tipo di iniziative - ha dichiarato il suo rappresentante locale, Fabio Maria Miele, in riferimento ai festeggiamenti tricolore a Pompei -. Servono a festeggiare l’unità del nostro bel Paese ma anche, naturalmente, a rilanciare la nostra sofferente economia. Ci chiediamo, però - prosegue Miele - perché questa amministrazione ha richiesto la partecipazione dei commercianti e dei cittadini non avendo, però, coinvolto nella fase organizzativa le associazioni che li rappresentano?". MARIO CARDONE