A cura della Redazione
L’insufficienza del personale di turno della Polizia Municipale di Pompei, nella domenica di Pasqua e del Lunedì in Albis, vale a dire nei giorni festivi in cui gli agenti sono stati chiamati al mantenimento dell’ordine pubblico e al regolamento del traffico dei gitanti diretti agli scavi archeologici di Pompei, ha riproposto l’urgenza per l’Amministrazione comunale di cercare soluzioni alla carenza d’organico del corpo dei poliziotti di città che nei prossimi giorni indosseranno la nuova divisa operativa: tuta blu, basco rosso e sfollagente. Quarantatre agenti in servizio (tra vigili urbani e graduati) oltre a cinque ufficiali ed il comandante a termine Petrocelli formano la pianta organica effettiva, che conta 24 agenti per la polizia stradale, 3 per l’edilizia, 3 per il contenzioso e le contravvenzioni, 3 per gli accertamenti amministrativi, 4 per annona e commercio, 4 per il turismo, 2 di servizio al tribunale di Torre Annunziata ed 1 distaccato presso la segreteria del sindaco. Mancano in organico, rispetto alla pianta organica ufficiale, una decina di vigili urbani e due ufficiali. L’Amministrazione ha deciso di assumere quattro vigili stagionali per i sei mesi di bella stagione coincidenti con il periodo di maggior afflusso turistico. Di più non può fare, alla luce dei limiti di cassa e di regolamentazione amministrativa, se non assumere in pianta stabile un solo agente nel 2012 ed un altro nel 2013. Altra soluzione al vaglio del vicesindaco Claudio Alfano (titolare della delega alla gestione del personale) e di tutta la giunta amministrativa presieduta dal sindaco Claudio D’Alessio, è quella di valutare la possibilità di ripianare parzialmente il vuoto in organico nel corpo di Polizia Municipale sfruttando la mobilità interna degli altri comparti municipali. Ipotesi tutta da verificare perché presuppone l’aspirazione da parte di alcuni impiegati del Comune a lasciare computer e scrivania di qualche ufficio di Palazzo De Fusco per l’attività di vigile urbano, che frequentemente richiede la presenza fisica, all’aria aperta, sul territorio pompeiano. MARIO CARDONE