A cura della Redazione
Pubblichiamo il comunicato stampa dei gruppi consiliari di opposizione a Boscoreale, Pd, IdV e UdC, sulla vicenda relativa all´inchiesta antiassenteismo che ha colpito il Comune vesuviano. In seguito alle continue esternazioni del sindaco Gennaro Langella sulla questione “dipendenti assenteisti” al Comune di Boscoreale, dopo un riguardoso silenzio da parte nostra nel rispetto del lavoro della Magistratura e, dal punto di vista umano, delle persone interessate, non possiamo esimerci, oggi, dal dire anche la nostra. Lo schiamazzo mediatico che il sindaco è bravo ad alimentare (vedi anche questione discariche) dimostra che lo stesso sindaco e chi lo sostiene sono coerenti con la linea politica del centrodestra nazionale, ovvero usare i problemi per farsi pubblicità ma senza lavorare alla loro risoluzione. Per dovere di cronaca, occorre dire che le forze di opposizione avevano chiesto già due mesi prima circa, dal verificarsi dei drammatici avvenimenti, una discussione in Consiglio Comunale, sulla gestione del personale e la sua riorganizzazione. Abbiamo già espresso fiducia nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, riteniamo però che il percorso disciplinare avviato dall’Ente non deve anticipare o scimmiottare le risultanze del percorso giudiziario. Rispettare il lavoro della Magistratura senza comunque mortificare (come fa il sindaco), con azioni o dichiarazioni squalificanti, il patrimonio di professionalità accumulato da tanti lavoratori in tanti anni di servizio. L’Amministrazione dovrebbe evitare di precorrere con i propri atteggiamenti le eventuali sentenze, anche in auto-tutela, non gravandosi di percorsi eventualmente penalizzanti per l’Ente stesso. Si evincono dalla cronaca dei giorni scorsi forti responsabilità dei singoli. Ad oggi nessuno parla delle evidenti responsabilità amministrative e gestionali: in particolare di quei ruoli dirigenziali che hanno goduto fin dalle prime settimane di vita dell’Amministrazione Langella un rapporto fiduciario con il Sindaco e la Giunta (Segretario e Direttore Generale). Dirigenza intesa appunto come ruolo, non come persone, organico all’Amministrazione Comunale. Quale tragitto ha costruito e seguito l’Amministrazione Langella nella gestione della macchina comunale? 1) Al momento dell’insediamento il Sindaco trovava un Segretario Comunale ed un vice-Segretario. Dopo un po’, cessava il rapporto con il segretario ereditato con la conseguente nomina di un nuovo Segretario Comunale; 2) Nomina di un Direttore Generale con grave dispendio di risorse economiche; 3) Riorganizzazione dei settori con trasferimenti di diversi capi settore e impiegati; 4) Adozione di delibere riguardanti l’organizzazione di Uffici e Servizi; 5) la nomina con l’alternanza di ben tre capi settore diversi alla guida dell’Area Urbanistica. L’Amministrazione di Gennaro Langella ha dunque responsabilità dirette nella gestione del personale in quanto ha prodotto atti specifici a volte impropri, tanto da essere aspramente criticata da diverse Organizzazioni sindacali. Con tali premesse, - perché il Direttore Generale, il Segretario, i Dirigenti, l’Amministrazione politica, non hanno avuto il polso della situazione su quanto eventualmente avveniva da parte dei dipendenti comunali? -perché, aspettare il gesto estremo di altre Istituzioni (leggi Procura) quando la legge consente all’Ente locale interventi decisivi a tutela dell’utenza e penalizzanti per chi crea disservizi o non ottempera ai propri doveri? Ci chiediamo, poteva un’Amministrazione comunale che nasce con il “peccato originale” ovvero con un “vulnus etico” in quanto retta da transfughi e opportunisti, quindi con un bagaglio ed un humus culturale compromesso, che non ha dato certo esempio di rinnovamento, lavorare per un nuovo ordine delle cose ma soprattutto per un assetto produttivo, adeguato e innovativo della macchina comunale? I gruppi consiliari UDC, IDV e PD