A cura della Redazione
Pubblichiamo il documento stilato al termine dell´Assemblea Generale dei Dipendenti del Comune di Boscoreale, inerente la nota vicenda legata all´inchiesta antiassentesismo che ha sconvolto l´Ente della cittadina vesuviana, coinvolgendo oltre quaranta lavoratori. Nel giorno in cui si apre il processo penale a loro carico, vogliamo esprimere ai nostri colleghi sentimenti di profonda vicinanza in questo percorso che, siamo certi, alla fine li vedrà assolti e renderà giustizia di una serie di insulti ed offese ricevuti alla stregua di comuni delinquenti. Infatti, nei giorni scorsi la definizione più benevola che abbiamo sentito rivolta nei loro confronti è stata quella di assenteisti, fannulloni, etc.. Noi che abbiamo la presunzione di conoscerli meglio vogliamo chiamarli nel’unico modo vero: persone perbene! Sì, perché non si può confondere con l’assenteista ed il fannullone chi semplicemente ritarda al lavoro o in qualche occasione si fa timbrare il tesserino dal collega mentre parcheggia l’auto. I nostri colleghi sapranno certamente giustificare nelle sedi opportune quello che una videocamera o una macchina fotografica non possono giustificare e lo faranno proprio perché sono persone perbene, oneste e diligenti nel loro lavoro, come dimostra la storia personale e lavorativa di ciascuno di loro. Ma questo doveroso attestato avremmo voluto sentirlo da altre persone che quotidianamente frequentano gli uffici comunali e che ben conoscono il personale dipendente. Ci riferiamo al sindaco, al Segretario Generale, al Direttore Generale, ai funzionari, ai consiglieri comunali, ai sindacati. Ed invece, da questi ultimi solo un inspiegabile silenzio, mentre dal sindaco e dal Segretario Generale delle incomprensibili quanto deprecabili prese di posizione con continui riferimenti alla sanzione del licenziamento espresse dal primo in tutte le interviste pubbliche, e dal secondo, fra l’altro chiamato a svolgere funzioni di Presidente dell’Ufficio di disciplina e quindi obbligato ad astenersi dall’esprimere qualsiasi opinione, in tutte le discussioni informali sull’argomento. Forse che a loro non risulti che i dipendenti coinvolti sono diligenti, onesti e disponibili nel lavoro d’ufficio che svolgono da tantissimi anni, così come attesta il loro stato matricolare nel quale non compare la benché minima contestazione di addebito? Forse loro hanno constatato assenze in orario d’ufficio, disservizi all’utenza, sportelli chiusi, comportamenti poco corretti da parte del personale? Vi sono state segnalazioni in tal senso da parte dei cittadini? Da quanto risulta, alcun addebito è stato mai sollevato in merito. Eppure, nessuno di loro ha sentito il dovere di attestare la diligenza nel lavoro dei colleghi coinvolti in questa triste vicenda; avrebbero dovuto sentire il dovere morale di offrirsi quali testimoni a favore dei dipendenti, invece di preferire, nella migliore delle ipotesi, un colpevole silenzio e poi costituirsi parte civile. Tutto ciò è davvero squallido! I dipendenti del Comune di Boscoreale dicono “basta” a questa ulteriore umiliazione! Ritengono di poter rivendicare a testa alta e con dignità il proprio ruolo a servizio dei cittadini in quanto assicurano quotidianamente l’espletamento degli adempimenti di loro competenza in modo efficiente e diligente, pur operando tra mille difficoltà ed in presenza di una gestione a dir poco superficiale, per non dire inesistente. E’ però il momento, questo, di chiedere conto all’Amministrazione delle sue mancanze nei confronti del personale , affinchè coloro che hanno applaudito al cosiddetto blitz antiassenteismo sappiano in quali condizioni operano quei dipendenti che ogni mattina aprono gli uffici per fornire loro servizi. Dica, allora, l’Amministrazione: 1) Perché non vengono corrisposti gli emolumenti del Fondo 2009 ripartito da circa 2 anni? 2) Perché il Direttore Generale continua non convocare la Delegazione Trattante per la ripartizione del Fondo 2010 e del Fondo 2011? 3) Sono legittimi tutti gli ordini di servizio emessi dal Direttore Generale in violazione delle norme di cui al Regolamento sulla mobilità interna approvato nel 2000 dalla Commissione Straordinaria che gestiva questo Comune dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione camorristica? 4) Sono idonei e salubri gli ambienti di lavoro? Il personale opera in sicurezza, con tutti quei fili elettrici pendenti, finestre rotte, armadi aperti, bagni a mala pena saltuariamente forniti di sapone e carta igienica, ecc.? 5) Perché non sono stati espletati, quando era ancora possibile, quei concorsi interni che avrebbero valorizzato le professionalità presenti nell’organico dell’Ente, coprendo posti vacanti ed evitando il ricorso ad incarichi esterni? 6) Se e come vengono spesi i soldi per la formazione del personale? Questi sono solo alcuni dei problemi gravi che riguardano la gestione del personale dipendente di questo Ente; ma, come al solito, si guarda la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non la trave nel proprio! Sono problematiche già evidenziate in tutte le sedi, ma da tre anni non trovano risposta, tanto da costringere il personale, per la prima volta nella storia di questo Ente, a rivolgersi all’Autorità Ministeriale per una ispezione sulla gestione delle risorse del Fondo! Ci si dovrà rivolgere alla Prefettura per le violazioni dei Regolamenti approvati dalla Commissione Straordinaria a garanzia di una gestione del personale trasparente e priva di clientelismi? Ci si dovrà rivolgere alle competenti autorità giudiziarie per la soluzione delle altre problematiche innanzi citate? Speriamo di no! L’Assemblea Generale di tutto il personale dipendente chiede allora agli amministratori ed ai funzionari di avviare finalmente un percorso condiviso che riporti innanzitutto serenità nell’ambiente di lavoro, così duramente scosso dalle ultime vicende. Ma prende, altresì, atto che alcun segnale positivo viene da chi amministra e gestisce il personale, anzi le prime iniziative del zindaco, del Direttore Generale e di taluni eesponsabili di Settore (vedi circolare di controfirma su fogli di presenza) non fanno presagire nulla di buono. Il personale desidera essere gestito nel rispetto delle norme, con dignità e trasparenza, con imparzialità e competenza. In mancanza, però, di dialettica interna e di confronto fra parte pubblica e sindacale, sarà giocoforza intraprendere ogni iniziativa per tutelare la dignità del lavoratore, condizione imprescindibile per assicurare un migliore servizio alla cittadinanza. Assemblea Generale Dipendenti Comune di Boscoreale