A cura della Redazione
Non saranno programmate per la prossima estate, a Pompei, serate di musica lirica a cura del Teatro San Carlo. L’iniziativa che, al di là delle critiche che hanno investito le opere di restauro del Teatro Grande di Pompei, l’anno scorso è stata accolta con favore dal ceto turistico locale perché ha fatto aumentare gli incassi di bar, ristoranti ed alberghi nelle serate di musica d’autore. La situazione, al momento, all’interno del sito archeologico pompeiano è rimasta immutata, nel senso che si aspetta probabilmente la fine dell’inchiesta per decidere se lasciare le opere o procedere al ripristino dello stato dei luoghi. In ogni caso la decisione di non replicare nel 2011 la stagione di lirica all’aperto nel Teatro Grande di Pompei pare sia del Teatro San Carlo, che per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha previsto solo spettacoli in sede. Torneranno, invece, come negli anni scorsi, le Lune di Pompei, che finanziate dalla Regione Campania (anche se è cambiata la sua gestione politica) offrono ai turisti la magia della visita negli Scavi sotto le stelle. Resta anche la “Notte degli Angeli”, manifestazione musicale a gestione privata ma finalizzata alla beneficenza, grazie agli incassi derivanti dalla trasmissione in differita su RAI 1. Si tratta di uno spettacolo di alto profilo artistico che offre in più la scenografia eccezionale del Santuario del Madonna del Rosario. Altre iniziative estive, con finanziamento regionale (Etnos e Divino Jazz), arrivano a Pompei dopo anni di sperimentato successo negli altri siti vesuviani come Torre del Greco ed Ercolano. L’assessore al Turismo di Pompei, Pasquale Avino, tiene, però, a precisare che l’Amministrazione comunale fa la sua parte, partecipando al 30 per cento del suo budget. Infine, sarà in piazza qualche altro evento finanziato dalla Provincia (sempre con la partecipazione del Comune). Alla fine, non dovrebbe andar male per cittadini e ceto commerciale di Pompei, specie se si considera che la borsa si stringe ogni anno di più. Avino e l’Amministrazione comunale vorrebbero replicare anche "Sabato Jazz", che ha avuto successo (anche per presenze di turisti stranieri ospiti dei campeggi) l’estate scorsa. Difatti la musica colta è l’ideale complemento del clima di meditazione che dovrebbe avvolgere il sito mariano. MARIO CARDONE