A cura della Redazione
D’ Alessio è ad un bivio dopo le dimissioni di Uliano e dei consiglieri comunali Del Regno e Benincasa, titolari di deleghe limitate. Deve decidere se ricucire i rapporti tra le due anime della sua maggioranza, come ha fatto con altri in casi i precedenti, o cambiare pagina trovando soluzioni alternative per il sostegno politico del suo esecutivo. Lui, nel corso del convegno di mercoledì, dove è stato dato il via alla commercializzazione del centro commerciale “La Cartiera” ha dichiarato di voler proseguire autonomamente. Vale a dire che non ha intenzione di coinvolgere nella sua maggioranza alcuni consiglieri dell’opposizione. In poche parole D’Alessio vuole prima capire quale è la reale intenzione dei quattro di “Unità e Impegno” per regolarsi di conseguenza. In ogni caso è garantito dal nocciolo duro della sua maggioranza. Gli sono ancora fedele lo stesso numero di consiglieri comunali con cui ha retto un periodo del suo primo ciclo amministrativo. Mercoledì è stata notata la presenza al convegno del vice presidente del consiglio comunale Benincasa. Un messaggio indiretto per affermare pubblicamente: non lasciamo ad altri la nostra posizione. E’ improbabile che i consiglieri dissidenti della maggioranza D’Alessio passino la mano dopo essersi impegnati nella sua elezione. Nello stesso tempo risulta che D’Alessio e i suoi fedelissimi si sono riuniti martedì sera e che tutti hanno manifestato solidarietà al primo cittadino, che in questa occasione assume anche la veste di leader politico intransigente dal momento che ha deciso di revocare l’incarico senza comunicazione preliminare (procedura rara) alla Esposito. Iniziativa che ha comportato una dura reazione: le dimissioni degli altri componenti di giunta e di esecutivo del suo gruppo politico. Intanto corrono voci sui primi abboccamenti con i consiglieri della minoranza per verificare se ci sono prospettive di convergenze. I più gettonati, al momento, sono il giovane Amitrano (recentemente nominato presidente della prima commissione con i voti della maggioranza) e Michele Genovese, la cui cooptazione nell’esecutivo comporterebbe le contestuali dimissioni dal consiglio comunale ed il rientro di Arturo Sorrentino (politico notoriamente molto vicino a D’Alessio). MARIO CARDONE