A cura della Redazione
L’abbattimento delle veranda abusiva sita davanti al bar Oasi, operato alla vigilia di Ferragosto, segna l’inizio di una serie di interventi che dovrebbe portare al completo recupero di piazza Immacolata, riservandola al ruolo che le è stato assegnato in una recente convenzione tra Comune e commercianti di Pompei, vale a dire di centro culturale della città, orientata al servizio del turismo archeologico, in considerazione della sua vicinanza con l’ingresso degli scavi archeologici di Piazza Anfiteatro. A giorni dovrebbe essere messo in campo un altro abbattimento di un manufatto abusivo (proprio di fronte al bar Oasi). L’evento dovrebbe segnare la partenza dell’operazione di restyling completo della piazza, che comprende anche interventi edili e prevede in primis la richiesta ai proprietari degli edifici storici a provvedere a proprie spese alla loro ristrutturazione. L’iniziativa comporterebbe anche un accordo con la Chiesa di Pompei (al momento improbabile dati i cattivi rapporti tra Chiesa e Comune) per il restauro almeno della facciata dell’enorme e fatiscente edificio dell’ex orfanotrofio femminile, attualmente nella maggior parte inutilizzato. Solo una sua parte é stata data recentemente in fitto alla Casa di Cura Maria Rosaria, che punta in questo modo ad un ampliamento della propria struttura. Ricordiamo che in quello stabile la Regione Campania aveva programmato l’installazione di un museo archeologico che doveva usufruire di propri finanziamenti per la sua realizzazione. Progetto rimasto irrealizzato e fonte di dissidi tra il sindaco D’Alessio e l’Arcivescovo Carlo Liberati. In ogni caso, l’enorme edificio cattolico, voluto non a caso al limite del monumento antico pagano, è tutt’oggi determinante per il contesto paesaggistico pompeiano. Per rendere accogliente la piazza come terminale principale del turismo culturale (gli altri ingressi sono siti in periferia) è necessario in primis trovare una diversa soluzione per il parcheggio dei pullman turistici che portano a Pompei le gite scolastiche di ogni ordine e provenienza. MARIO CARDONE