A cura della Redazione
Dopo il bar Oasi tocca allo snack bar Corallo. Tutto previsto secondo copione. L’amministrazione comunale di Pompei sta tenendo fede al progressivo piano di recupero legale e paesaggistico di piazza Immacolata, sita proprio di fronte l’ingresso degli scavi archeologici di piazza Anfiteatro. L’iniziativa è stata imposta dalla recente commissione d’accesso, ma si pone nel quadro del servizio di accoglienza turistica e della vita dei cittadini pompeiani. Nel caso del Corallo il gestore si è impegnato a disporre in autotutela (a proprie spese) la demolizione della parte abusiva e il ripristino dello stato originario dei luoghi dell’esercizio pubblico di bar, pizzeria e ristorante, ricavato a lato di un negozio di souvenir. In seguito si prevede che l’amministrazione comunale dovrà emanare un’apposita ordinanza per richiedere ai proprietari di alcuni stabili fatiscenti che affacciano sulla piazza di conferir loro maggior decoro a beneficio del paesaggio. Un discorso a parte riguarda la ristrutturazione dell’enorme edificio dell’ex orfanotrofio femminile “Sacro Cuore”, per il quale l’arcivescovo prelato di Pompei, Carlo Liberati, che rappresenta l’Ente proprietario dell’immobile, aveva confidato nel sostegno pubblico. In poche parole, puntava a farlo diventare un museo per metterlo a rendita con i finanziamenti pubblici. Ora che lo ha parzialmente concesso in fitto alla Casa di Cura Maria Rosaria vedremo se gli incassi conseguiti basteranno a ridare maggiore dignità a quell’edificio storico. In conclusione si dovrà trovare una soluzione per l’eliminazione (almeno parziale) del parcheggio turistico (specie quello dei pullman). Si tratta di porre in essere una serie di iniziative che dovranno procedere in concomitanza con l’attuazione del piano urbanistico comunale. MARIO CARDONE