A cura della Redazione
Domenico Cascone, Domenico Federico, Ciro Mariano, Pasquale Tortora, Carmine Lo Sapio, Bartolo Martire, Magda Balzano e Franco La Mura sono gli uomini che da oggi in poi affiancheranno il segretario cittadino di Pompei nella guida del Partito Democratico. Fanno parte a tutti gli effetti dell’esecutivo, con la legale rappresentanza di un direttivo costituito da una trentina di elementi eletti dal congresso cittadino. La notizia è stata data nel corso di una conferenza stampa. In quella sede ufficiale la parola d’ordine è stata condivisione tra le tre anime della formazione della sinistra pompeiana. A quanto pare, però, il dissenso interno della minoranza, capeggiata dal vicesindaco Claudio Alfano e dal capogruppo Domenico Mancino, è stato esplicitato da un documento al momento sconosciuto. Il fatto che sia stato messo a punto uno strumento organizzativo del partito della sinistra pompeiana, quasi in contemporanea con la delibera sindacale che operava un nuovo atto del trasformismo politico targato D’Alessio, non è apparso casuale, anche se bisogna ammettere che i movimenti di cambiamento, su entrambi i canali, si sono sviluppati autonomamente anche se hanno funzionato ben noti “vasi comunicanti” tra politica e potere amministrativo. In estrema sintesi, forse non c’é stata una volontà diretta nell´ostacolare i nuovi orientamenti in materia di assetto di governo della città, ma è nei fatti che il Partito Democratico di Pompei si è dato uno strumento operativo più efficiente proprio al momento giusto, in cui gli può tornare utile per trattare con D’Alessio. L’iniziativa di aprire un tavolo politico nella maggioranza amministrativa costringerà il suo capo a dar conto delle sue decisioni all’alleato politico che ha fatto cassa, in termini di consenso, alle ultime elezioni amministrative. Ora sono cambiati gli equilibri ma non gli accordi elettorali. MARIO CARDONE