A cura della Redazione
Scontato oramai il sostegno finanziario europeo, che è stato annunciato la settimana scorsa a Roma, la visita del commissario europeo Hahn ha assunto forma e sostanza di una gita turistica istituzionale, con "ciceroni" d’eccezione nella persona del soprintendente archeologo e del direttore del parco archeologico più famoso d’Europa. I "padroni di casa" hanno riservato all’illustre ospite un reperto eccezionale e significativo: il graffito della “Nave Europa“ (foto) che dà il nome alla domus dov’è stato disegnato. Ritrae una nave di carico. Si tratta di un’incisione su intonaco probabilmente opera di una persona esperta di nautica. Rappresenta una nave nell’atto di rimorchiare una imbarcazione più piccola (di salvataggio). Il nome “Europa” si trova in una tabella sulla linea del tagliamare. La denominazione allude certamente alla principessa Europa, che venne rapita in mare da Giove travestito da toro. Il ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, sulla scia delle informazioni fornite dal direttore Antonio Varone non si è lasciato sfuggire l’occasione per trarne riferimenti allusivi riferiti alla centralità del pensiero europeo nella cultura mediterranea. Preciso come un orologio il commissario europeo Johannes Hahn, alle ore 14, era già all’interno dell’auditorium degli scavi archeologici di Pompei. Il tempo gli è stato propizio e nel cielo della città maraina si è aperto un varco di luce tra le nuvole grigie. Insieme a lui, i ministri Galan e Raffaele Fitto (titolare del Dicastero degli affari regionali), il sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali, Riccardo Villari, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, ed una folta delegazione di giornalisti della televisione e della carta stampata europea e nazionale (da Roma è partita appositamente una navetta). Il tour degli scavi ha avuto un andamento discontinuo perché il ministro Galan, ad un certo punto della visita, ne ha cambiato il corso. A farla breve, la comitiva di visitatori con a capo il commissario Hahn è entrata ed uscita per ben tre volte dal parco archeologico. La prima volta dall’ingresso di Piazza Anfiteatro, la seconda da Porta Nolana e la terza da Porta Ercolano. E’ stata una processione orientata inizialmente ai siti degli ultimi crolli, dove il ministro ha spiegato che si tratta di strutture lievemente danneggiate e che la stesso crollo della Schola Armaturarum non ha arrecato un danno irreparabile al patrimonio culturale pompeiano. Il tour ha avuto il culmine, come ogni giro turistico di Pompei, nell’area del foro con la visita delle terme, di un calco di vittima dell’eruzione, di case, tombe illustri e botteghe artigianali e di vendita di generi alimentari. Varone non ha mancato di spiegare all’ospite di origine austriaca, che aveva chiesto se Pompei fosse più antica di Roma, vita e costumi dell’antica Pompei come riportata in famosi scritti dell’epoca, oltre che essere raffigurati negli affreschi e dedotti con l’analisi di laboratorio di reperti archeologici (cibi, animali, stoffe, radici, semi, ecc). MARIO CARDONE