A cura della Redazione
Chi ha paura della piazza mediatica? L’esecutivo del sindaco Claudio D’Alessio ha recentemente deliberato all’unanimità di opporre azione legale a spesa dei contribuenti contro la pagina Facebook “Notizie di Pompei”, rea d’aver messo in cima alla pagina il logo della città, che è un marchio regolarmente depositato dal Comune. Nella sostanza, la pagina “incriminata” di Facebook si dice sia gestita da alcuni ragazzi senza fine di lucro (per cui non si spiega la difesa legale del logo), ma con il solo scopo di promuovere un dibattito civile tra i cittadini. “Notizie di Pompei” alla fine si limita a mettere in piazza, vale a dire a riportare sul web, notizie della carta stampata o dei giornali on line che riguardano la città. A volte sono descritti in pagina semplici avvenimenti di cronaca locale, lasciando alla piazza mediatica il commento. Con questo sistema, “Notizie di Pompei”, che peraltro ha recentemente cambiato logo al fine di evitare sterili dispute, ha messo insieme una “comitiva” di oltre quattromila “amici” con numerosi click giornalieri. Primato da far invidia ai media professionali. Un sistema semplice, quello dei promotori della fortunata pagina web. Semplice come l’uovo di Colombo: proprio per questo motivo ha richiamato una numerosa schiera di fan che aumenta ogni giorno. Ora è vero che qualcuno, magari approfittando dell’anonimato che assicura Facebook, è intervenuto in modo esagerato o improprio (iniziative che devono essere contenute nei limiti della regolarità dai curatori del sito), ma è altrettanto vero che rappresenta una garanzia per tutti il fatto che il dibattito cittadino sulla notizia del giorno sia portato avanti con la trasparenza che è la caratteristica essenziale di internet. Inoltre, con questo sistema, si mette un freno alla macchina del fango che tradizionalmente opera nell’anonimato a Pompei ai danni di politici, personaggi autorevoli ma anche cittadini per bene colpiti esclusivamente per invidia. Per concludere, appare ingeneroso affermare nei confronti dei ragazzi che curano la pagina “Notizie di Pompei” che “le informazioni da esso date e le conseguenti discussioni sono ad alto contenuto offensivo e diffamatorio per l´Amministrazione comunale e per tutta la Città di Pompei”. Non fosse altro che per il semplice motivo che si tratta più o meno degli stessi articoli della rassegna stampa del Comune. MARIO CARDO0NE