A cura della Redazione
Un blitz dei carabinieri della stazione di Pompei, comandata dal maresciallo capo Tommaso Canino, ha fatto scattare le manette nei confronti di sei pregiudicati napoletani, un uomo e cinque donne. Si tratta di Antonio Esposito (foto), 27 anni, Teresa Esposito, 41 anni, Giuseppina Casicchia, 38 anni, Rosaria Volgare, 32 anni, Vincenza Maranta, 33 anni, e Antonella Raimo, 37 anni. Cinque di loro sono stati intercettati a bordo della loro "Lancia Y" nel comune di Castellammare di Stabia. L’uomo della banda, che fungeva da autista, è riuscito in un primo momento a sfuggire alla volante dei carabinieri e a "scaricare" le complici. Successivamente, è stato bloccato vicino all’ospedale San Leonardo. Le donne sono state fermate in un secondo momento nei pressi della Circumvesuviana, dove avevano telefonato ad un familiare per essere prelevate in automobile. Nella vettura del complice è stata trovata una borsa contenente abbigliamento per bambino rubato in un negozio Oviesse di Portici questa mattina. La prova che serviva ai militari per incastrare la banda di Forcella, coronando con un risultato brillante (sei arresti, recupero di refurtiva ed individuazione di almeno 30 colpi precedenti) di quattro mesi di indagini. L’operazione, denominata "Mercato Sicuro", è partita a novembre dell’anno scorso da un preliminare appostamento nel mercato settimanale di via Aldo Moro a Pompei, dove erano stati denunciati diversi furti e borseggi da parte cittadini. E’ stata la prima scintilla che ha portato successivamente ad avviare un’indagine minuziosa con l’impiego di almeno sei uomini al giorno, oltre all’utilizzo di una sofisticata tecnologia d’intercettazione ambientale. Si è così conclusa brillantemente un’indagine coordinata dal tribunale di Torre Annunziata nella persona del pubblico ministero Rosa Annunziata, che ha portato a sei arresti. La banda puntava principalmente ai contanti ed alle carte di credito, e privilegiava i negozi “Camomilla”. E’ stato proprio l’utilizzo fraudolento di una carta di credito ad una pompa di benzina munita di impianto di video sorveglianza, che ha fatto individuare dalla targa l’automobile (una Ford Ka) che è stata messa sotto stretto controllo ambientale. Il sodalizio utilizzava fraudolentemente le carte di credito rubate per acquisti di beni di lusso o per effettuare ricariche su conti telematici, con la complicità di L. Z., 25 anni, residente a Napoli, deferito in stato di libertà per ricettazione. I sei arrestati sono soggetti pregiudicati per reati della stessa natura. Tutti del quartiere di Forcella. Anzi una delle donne, l’avvenente Antonella Raimo, è l’amante del capo del clan Giugliano che comanda a Forcella. La banda, molto ben organizzata in compiti e funzioni, ha effettuato un numero enorme di furti con destrezza e borseggi. La sorveglianza ambientale nell’automobile (la Ford Ka grigio chiara) che è servita per gli spostamenti per tutti i mercatini rionali ed i centri commerciali della regione, è stata molto utile perché la vettura fungeva anche da base. Vale a dire il luogo dove si elaboravano i piani ed i mlaviventi si dividevano i soldi. Le carte di credito e bancomat si consegnavano all’Esposito, il basista e autista oltre che trafficante delle carte di credito rubate. Ora, dopo l’arresto resta da stilare la lista infinita dei colpi, di cui una trentina è stata individuata con le intercettazioni, mentre un’altra trentina è sotto indagine. Restano ancora da vagliare altri colpi, molti dei quali, forse, non sono stati neanche denunciati. I carabinieri avevano fermato i cinque delinquenti già il 7 febbraio scorso, fuori ai magazzini Auchan di Pompei, ma loro avevano notato il movimento e si sono liberati della merce rubata facendosi trovare senza prove di reato. La seconda volta è andata meglio: presto la banda tornerà in prigione al gran completo. MARIO CARDONE