A cura della Redazione
Dopo un anno di indagini e controlli sul territorio, i carabinieri alla fine hanno individuato almeno uno dei due delinquenti che nella serata del 29 giugno dell’anno scorso misero in atto un’efferata rapina ai danni di una prostituta e del suo cliente. La coppia si era appartata in auto in una traversa di via Plinio. A finire in manette Francesco Acanfora, 35enne residente a Pompei che, un anno fa, minacciando la coppia con un bastone, si era fatto dare tutti soldi che le due vittime avevano con loro. Non è stato facile giungere alla cattura del malvivente. Il racconto della prostituta (il cliente se l’era svignata per non essere individuato) ed i pochi indizi forniti dalla medesima, non erano sufficienti ad arrivare all’aggressore, ma la tenacia ed un pizzico di fortuna hanno giocato a favore degli uomini della Benemerita di Pompei. Difatti uno dei pochi dati forniti dalla donna era il modello di automobile utilizzata per la rapina. La vettura è stata individuata (forse proprio perché di un pompeiano) in uno dei controlli di routine per l’ordine pubblico che gli uomini della caserma di via Lepanto, sotto il comando del maresciallo capo Tommaso Canino, mettono in atto nel corso di ogni settimana. A quel punto il problema è stato quello di individuare la persona che, insieme ad un complice, aggredì un anno fa una coppia che faceva sesso per rapinarli di valori e denaro. E’ stato precedentemente appurato che l´auto era utilizzata da più soggetti, sulla base di foto segnaletiche. Dal riconoscimento diretto da parte della prostituta con un confronto all’americana, successivamente, i militari sono riusciti ad identificare il delinquente (già pregiudicato) a cui è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in attesa del procedimento penale per rapina aggravata. Ora ai carabinieri, dopo la brillante operazione, non resta altro che trovare il complice, facendo leva sulle frequentazioni dell’Acanfora, e fargli subire la stessa sorte. MARIO CARDONE