A cura della Redazione
Si infiamma il meeting dei giovani, che ieri al teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei ha celebrato fuori da ogni retorica il tema della legalità. Prima le parole del padrone di casa l’arcivescovo Carlo Liberati: “Io sono un vescovo scomodo - Ha detto l’alto prelato -. Sono contento di esserlo se serve a questi ragazzi, che sono la nostra speranza. Saranno gli adulti di domani. Hanno bisogno di essere educati alla vita buona, nel rispetto del progetto di Dio. Il vescovo, che è un educatore, vuole che vincano lo scudetto della vita”. Il meeting ha incontrato tre protagonisti della legalità: Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, che ha risposto a precise domande formulate dai giovani delle scuole locali, quali il liceo scientifico “Pascal” e le scuole professionale e magistrale del Santuario. Ha nel corso delle sue osservazioni assimilato la legalità alla libertà e rivolto ai giovani ha detto: ”Libertà di essere voi stessi perché nella vita nessuno vi regala niente”. Il presidente della Camera dei deputati si è soffermato sul problema dell´affollamento delle carceri, sulla legge contro la corruzione e sul problema degli alti costi della politica. Prima di lui è intervenuto nel dibattito il professore Pasquale Sabbatino, docente universitario della Federico II di Napoli. Ha illustrato il suo progetto di biblioteca digitale finanziato dalla Regione Campania. Si tratta di testi che esplorano e raccontano la camorra. L’iniziativa, svolta nell’ambito del dipartimento di Filologia Moderna, in sinergia con studiosi di storia, cinema, musica ed arti figurative mette in luce i modi ed i tempi di espressione della camorra. Altro intervento di elevato profilo morale e di insegnamento per i giovani è stato quello di Gaetano Di Vaio, ex detenuto, attualmente produttore e regista cinematografico che ha vinto con il film “Là-bas - Educazione criminale”, di Guido Lombardi, il “Leone del futuro” alla Mostra del Cinema di Venezia. Di Vaio ha vissuto esperienze come la tossicodipendenza, il carcere ed il ricovero in un centro d’igiene mentale. Il profilo autenticamente napoletano di un uomo di Scampia, che facendo leva unicamente sulla sua forza di volontà è riuscito ad emergere dalla melma dell’abbandono sociale in cui rischiava di perire ha scatenato l’entusiasmo e gli applausi della platea giovanile. Ha moderato il dibattito il caporedattore TGR Campania, Massimo Milone. Dopo il convegno il Presidente Fini ha partecipato ad una breve visita degli scavi di Pompei, accompagnato dal direttore del sito archeologico, Varone, dove ha visitato una conceria ed alcune case in fase di ristrutturazione. MARIO CARDONE