A cura della Redazione
In questa era ipertecnologica può arrivare da un ´super´ classico come ´Cuore´ di Edmondo de Amicis un messaggio concreto e incisivo per costruire un mondo fatto di solidarietà, integrazione, abbattimento di ogni forma di barriera? Sì, come hanno spiegato nella sede della scuola elementare ´Francesco Cangemi´ al I Circolo didattico di Boscoreale, guidato dalla dirigente Patrizia Porretta, in occasione della presentazione del progetto di lettura ´Leggere con il Cuore´ realizzato dalle classi A, B e C del quinto anno. Lo spettacolo ´La scuola nel Cuore´ è stata una rappresentazione teatrale musical-dialogata di fine anno ideata e messa in scena dalle insegnanti Anna Bove, Teresa Loreto, Angela Fontana, Margherita Fogliame, con la collaborazione di Letizia Grimaldi, Carolina Balzano, Teresa Cirillo, Annamaria Di Prisco, Anna Cirillo e la regia di Gianfranco Cuomo. "Di Cuore abbiamo vissuto, ci siamo emozionati; di Cuore ci siamo aiutati, ci siamo avvicinati, ci siamo relazionati;di Cuore abbiamo agito e in tutte le cose abbiam messo il Cuore": questo il filo conduttore del programma che ha proposto nove momenti scenici tra canzoni, come ´L´amico è, balli ´Aggiungi un posto a tavola´, rap e un finale coreografico con lo spegnimento delle luci e la salita di tutti i partecipanti sul palco agitando luci lampeggianti a forma di cuore. A fare da elemento d´unione tra i vari momenti della manifestazione, il dodicenne Enrico Bottini, scolaro di terza elementare della scuola di Torino del 1882, protagonista di ´Cuore´ e catapultato nella nostra realtà, in un viaggio nel tempo che ha messo in luce le differenze tra l´Italia di allora e quella di oggi, un ´pretesto´ per lanciare un messaggio chiaro sul ruolo della scuola nella società, sul rapporto tra Nord e Sud, la necessità di respingere ogni forma di discriminazione, la realtà di una società multietnica, il ruolo della famiglia. «Edmondo De Amicis - sottolineano le docenti del I Circolo - fa raccontare ad Enrico la storia di un anno scolastico e, attraverso le vicende, i problemi e le tante speranze dei piccoli scolari e delle loro famiglie, ci trasmette dei messaggi semplici, validi per tutte le generazioni: seguire la via del bene, compiere con lealtà e serietà il proprio dovere, progettare un futuro sostenuto da sani ideali, conoscere e rispettare la Patria". Un confronto tra passato e presente per soffermarsi su temi e riflessioni attuali quali la costruzione dell´identità nazionale in un´Italia sempre più multietnica, la formazione alla cittadinanza, l´importanza della scuola, della famiglia, dell´amicizia, dell´accoglienza, il rispetto per l´ambiente. E i ragazzi hanno voluto esprimere emozioni, celebrare l´amicizia, aprirsi all´accoglienza, "sognare e sperare in un mondo migliore». ANSA