A cura della Redazione
In questi ultimi giorni sono state scoperte e denunciate dalle forze dell’ordine opere edili abusive in via Crapolla Seconda di Pompei. Si tratta per la precisione di una casa che era stata costruita su fondo agricolo senza la prescritta autorizzazione da parte dell’Ufficio tecnico ed in dispregio della normativa vigente. Altra opera abusiva denunciata è una tettoia non autorizzata preventivamente alla sua costruzione. Il contrasto al fenomeno dell’abusivismo prosegue con successo da parte degli uomini della Polizia di Stato di Pompei dopo il risultato brillante del mese scorso quando gli agenti hanno messo i sigilli ad una terrazza di pertinenza ad un noto albergo locale che offriva abusivamente ai turisti una veduta paesaggistica di grande rilievo: gli scavi archeologici di Pompei, che distano cinquanta metri dalla collinetta sita a monte della rampa di Villa dei Misteri, su cui è stata costruita la terrazza nel verde su un fondo agricolo di pertinenza dell’hotel. Il duro contrasto che gli uomini della Polizia di Stato di Pompei, comandati dalla vice questore aggiunto Maria Rosaria Romano, stanno opponendo al fenomeno abusivo punta a contenerlo in parametri ristretti, dopo il duro colpo inferto dal sistema dei rilievi satellitari di difformità cartografica operato dalla magistratura di Torre Annunziata in collaborazione con la polizia municipale. L’illegalità delle costruzioni di civili abitazioni, e di pertinenze abusive, aumenta nel periodo estivo approfittando dei controlli pubblici meno frequenti. E’ nel corso della stagione calda che vengono portate a segno operazioni che sono state progettate nel corso dell’anno. I minori controlli operavano da acceleratore sia nel centro storico urbanizzato che nelle periferie agricole, dove è più facile eludere o nascondere alla vista della gente le costruzioni abusive, le quali quando vengono scoperte diventano nelle dichiarazioni dei soggetti inquisiti stalle per il bestiame, rifugi per i cani o magazzini per il raccolto e gli strumenti agricoli. Quest’anno la strategia delle forze dell’ordine è stata di aumentare anziché diminuire le ispezioni edili sui siti sospetti. Ha colto di sorpresa i furbetti di Pompei (proprietari dei fondi, tecnici e ditte edili) comportando apprezzabili risultati con la chiusura di cantieri illegali e l’apposizione di sigilli ad opere portate a termine senza le prescritte autorizzazioni. MARIO CARDONE