A cura della Redazione
Ci risiamo. I movimenti giovanili guidati da Vincenzo Garofalo, battuto da Starace nella corsa alla presidenza del Forum della Gioventù pompeiano, si fanno sentire di nuovo. Questa volta per un messaggio chiaro: basta con le spese inutili, investite i soldi delle spese di rappresentanza a favore della gioventù di Pompei. «LAmministrazione comunale di Pompei ha palesemente scaricato la gioventù pompeiana», tuona il rappresentate dei tre movimenti politici Pompei Cambia, Pompei Futura e Più Pompei. La considerazione di base del comunicato dei giovani contestatori è che in otto anni lAmministrazione non ha prodotto nulla per i giovani di Pompei, mentre ci si chiede quanto costano singolarmente gli uffici degli assessori e quanto hanno prodotto negli anni della gestione DAlessio. Garofalo e compagni ricordano che manca ancora la biblioteca comunale, mentre si poteva anche ipotizzare un centro polivalente dedicato allo sport, al teatro e ad eventi di iniziativa culturale, con un´aula studio attrezzata ed informatizzata dove tutti gli studenti pompeiani possono confrontarsi, ma niente è stato realizzato. Non è neanche ancora partito lo sportello cittadino per l´imprenditoria giovanile, mentre i giovani commercianti del territorio si sentono abbandonati a loro stessi. La nota più dolente è che non sono stati ancora stanziati i finanziamenti per far funzionare il Forum dei Giovani, «affinché concretamente possano essere messe in campo energie e risorse capaci di evitare le continue mortificazioni che questa gioventù vive nel quotidiano». Garofalo ricorda che il Forum, che durante la competizione elettorale per la nomina del presidente e del consiglio direttivo sembrava una Istituzione tanto voluta dallamministrazione comunale ed in particolare dal sindaco, ora è invece finito nel dimenticatoio come un giocattolo buttato via. La ricetta di Garofalo è: più razionalità, meno capricci, eliminare qualche spesa di rappresentanza e qualche auto blu, qualche bandiera, qualche componente dello staff del sindaco e trasferire le risorse economiche a beneficio delle giovani generazioni.
MARIO CARDONE