A cura della Redazione
Il crollo di una trave di legno di circa 4 metri del peristilio di Villa dei Misteri, riapre il dibattito sulla tutela degli scavi archeologici di Pompei, alla vigilia dell’apertura dei primi cinque cantieri nell’ambito delle iniziative di restauro parziale del parco archeologico, finanziato con 105 milioni di euro dalla Comunità Europea. A dare la notizia del crollo è stato l’ufficio stampa della Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei diretta dalla soprintendente Cinquantaquattro. La trave di legno è stata collocata con altre a sostegno del tetto in tegole del peristilio in uno dei numerosi restauri della Villa dei Misteri, che è uno degli elementi di vanto del più celebre monumento archeologico vesuviano. Una perizia tecnica fatta in tutta urgenza riferisce che non ci sarebbe pericolo, per maggiore prudenza l’area sottostante al crollo è stata transennata. Il crollo pare si sia verificato nel corso della nottata, in una zona aperta al pubblico. A dare l’allarme è stato un custode che se ne è accorto nel corso di un giro di ricognizione. Attenzione, in questo caso, diversamente da molti crolli precedenti più o meno gravi, non si è staccato un pezzo del monumento vero e proprio, ma un’asse della copertura superiore del peristilio che lo protegge dalla pioggia. Per cui presumibilmente le indagini della magistratura di Torre Annunziata, che come si sa ha aperto da tempo un fascicolo d’inchiesta sui numerosi crolli a Pompei, non saranno rivolte alla regolarità delle iniziative di manutenzione ordinaria ma all’intervento di restauro, nello specifico dell’intervento della ditta che ha costruito il tetto di tegole del peristilio perché la trave se fosse caduta nel corso delle visite turistiche avrebbe potuto comportare lesioni a persone. Detta trave, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata apposta nel corso dell’ intervento di restauro di una quindicina d’anni fa. La Villa, nel corso degli anni, è stata oggetto di frequenti interventi di manutenzione straordinaria ed in parte deve essere ancora scavata. Gli interventi di ristrutturazione hanno operato anche alla messa in sicurezza da un’eventuale frana della collina soprastante infiltrata da acque piovane. In poche parole è stato impedito opportunamente con gli interventi successivi di restauro (e particolarmente con l’ultimo) che alla splendida e misteriosa domus, una delle maggiori attrazioni della Pompei antica, visitata ogni anno da oltre due milioni di turisti, succeda quanto purtroppo è capitato alla Schola Armaturarum franata sotto il peso di un terrapieno. “Abbiamo trovato la trave a terra durante uno dei giri di controllo notturni”. Hanno riferito i custodi in servizio sul sito, facendo presente che l’area sottostante è normalmente aperta al pubblico. Villa dei Misteri è la perla, un unicum carico di arte e di mistero, del Parco Archeologico di Pompei. Costruita nel II secolo avanti Cristo sul pendio verso il litorale, è dotata di un quartiere residenziale, affacciato al mare, ed un’area per la lavorazione del vino. Notevole la scena di rito misterico rappresentata con vari affreschi consecutivi sulle pareti del triclinio. Si tratta di figurazioni d´iniziazione femminile al matrimonio. Splendidi esempi di terzo stile a sfondo nero si trovano nel tablino (stanza di ricevimento degli ospiti) con motivi miniaturistici ispirati alla pittura egiziana. MARIO CARDONE