A cura della Redazione
Più determinazione nell’affrontare le sfide per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico di Pompei. E´ la richiesta che arriva pressante dalla base dei lavoratori dell´antico sito romano, il più visitato al mondo. Tempi troppo lunghi nell’affidamento degli appalti e scarsa fiducia nella capacità ed onestà degli apparati amministrativi pompeiani, dal momento che l’affidamento degli appalti è stato trasferito negli uffici del Ministero a Roma, fermo restando tutto il resto. Venerdì si è svolto, presso l’hotel Vittoria di Pompei, un tavolo di consultazione promosso dal gruppo parlamentare napoletano del Partito Democratico con i rappresentanti della RSU della Sovrintendenza archeologica di Pompei e delle segreterie provinciali Mibac, nell’ambito di un intenso programma di ascolto e di approfondimento sulla tematica della tutela e della valorizzazione dell’area archeologica vesuviana. All’appuntamento hanno partecipato le parlamentari Luisa Bossa e Annamaria Carloni e il segretario del Pd di Pompei, Vincenzo Mazzetti. La discussione è stata serrata, intensa e rivelatrice di svariate (a volta contrastanti) anime della Sprintendenza Acheologica di Pompei. Sono intervenuti al dibattito Vincenzo Sabini, Ciro Mariano, Giuseppe Marigliano, Ernesta Rizzo, Maria Rosa, Pasquale Totaro e Biagio De Felice. Le parlamentari del Pd hanno ascoltato e preso appunti recependo dati, informazioni e preoccupazioni sull’andamento dei lavori per il grande progetto di valorizzazione di Pompei con fondi comunitari, sullo stato degli organici, sui problemi giornalieri, sempre più assillanti, della manutenzione e della vigilanza data l’endemica carenza di personale. Il Pd nell’occasione ha ribadito il proprio impegno per la valorizzazione delle professionalità presenti a tutti i livelli nella Soprintendenza Archeologica di Pompei, nello sforzo di superare inutili appesantimenti burocratici. E’ convinzione generale che bisogna far tesoro delle esperienze negative rappresentate dai commissariamenti e dai tentativi portati avanti dalla Destra di costruire contenitori di potere autonomi ed in contrapposizione con le stesse Sovrintendenze. Il risultato dell’incontro è nell’iniziativa che avranno le due parlamentari napoletane nel contesto dell’azione del Partito Democratico, già a partire dalla prossima settimana. Saranno avanzate proposte concrete per velocizzare i lavori del grande progetto, per ridare slancio funzionale alla Sovrintendenza, per rafforzare gli organici, per favorire i giovani verso esperienze di formazione e possibilità di lavoro. La sfida per garantire un futuro all’area archeologica vesuviana passa per una maggiore determinazione delle forze politiche e sociali nel valorizzare la cultura e in particolare l’archeologia. In questa direzione il Pd avrà ulteriori momenti di confronto con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle imprese e delle cooperative che operano nel settore del restauro e dell’edilizia. MARIO CARDONE