A cura della Redazione
Con l’anno nuovo parte a Pompei una nuova iniziativa di carità sull’esempio del Beato Bartolo Longo, che ha fondato Pompei come sito di pace, accoglienza ed assistenza ai poveri, le persone svantaggiate e quelle malate. E’ prevista per la seconda decade di gennaio 2013 l´istituzione di una mensa dei poveri che servirà 100 pasti al giorno ed offrirà un posto letto per la notte a 20 clochard. E’ un’iniziativa che vede protagonista, insieme alla Chiesa di Pompei, l’Ordine dei Cavalieri di Malta. La missione è quella di assicurare un vitto ai bisognosi. Attualmente l´iniziativa è limitata ad un giorno solo a settimana (il sabato) presso l’Istituto Bartolo Longo sito in via Sacra, dove una volta al mese viene anche consegnato un pacco viveri alle persone assistite. L’iniziativa pompeiana ha fino ad ora visto protagonisti da una parte la dottoressa Maria del Rosario Steardo, coadiuvata da un gruppo di collaboratori volontari, dall’altra la Chiesa di Pompei ha fatto la sua parte con il contributo fattivo di monache del Santo Rosario e diretti collaboratori dell’Arcivescovo Prelato. Ora è stata firmata una convenzione tra il Sovrano Ordine di Malta e la Chiesa di Pompei per questa nuova iniziativa che sarà inaugurata dall’Arcivescovo Prelato Tommaso Caputo quale opera di assistenza alle famiglie bisognose, non solo di Pompei ma provenienti da tutto il comprensorio vesuviano. I volontari, che presumibilmente opereranno sotto la regia della Chiesa e di un esponente dell’Ordine di Malta, parteciperanno prima ad un corso di formazione. La Casa del Pellegrino, edificio storico che figura tra le prime opere di accoglienza, sita proprio di fronte al Santuario della Madonna del Rosario, riprenderà nuovamente ad essere abitata ma per una nuova missione di carità. La mensa per i poveri è iniziativa sociale molto apprezzata (che si somma a tante altre) in linea con il segno dei nostri tempi in cui impera una crisi devastante che crea problemi di ordine morale e di equilibrio sociale. Molte famiglie (specialmente della Campania) sono in uno stato di bisogno tale da non poter più provvedere neanche all’essenziale come il mangiare, vestirsi ed avere un tetto per la notte. “L’esempio che imiteremo è quello di Lourdes” si ripete nell’ambiente cattolico di Pompei animato da esponenti del sovrano Ordine di Malta, nell’attesa di cimentarsi in questa nuova sfida che intende rilanciare, sotto una nuova guida, l’immagine e il ruolo di Pompei nel Mezzogiorno d’Italia. MARIO CARDONE