A cura della Redazione
«Dobbiamo essere uniti e numerosi perché i politici ci contano prima di decidere se vale la pena darci una mano». E’ il monito (al tempo stesso un invito) che il presidente provinciale dei ciechi, Giovanni D’Alessandro, ha rivolto ai numerosi disabili della vista e familiari intervenuti venerdì sera, presso l’Istituto Bartolo Longo di Pompei, in occasione della festa sociale che si tiene ogni anno il 13 dicembre, nel giorno di Santa Lucia. «Noi abbiamo capito come stanno le cose - ha proseguito D’Alessandro -. La prossima volta sapremo come utilizzare l’arma del voto. Fortunatamente - ha concluso - c’è una minoranza di politici che ci tutela». Messa, dibattito sociale e cena conviviale sono stati i tre tempi che hanno caratterizzato il bilancio annuale dell’associazione dei ciechi di Pompei e dintorni, diretta dal carismatico Mario Veglia, che ha costituito, con la sua iniziativa, un presidio a difesa della sua categoria e di tutti gli altri diversamente abili del territorio. Veglia ha aperto il dibattito con il saluto agli intervenuti. Si è rammaricato per l’assenza delle istituzioni locali riferendosi evidentemente al Comune ed alla Chiesa di Pompei. Riguardo all’amministrazione comunale ha successivamente aggiunto. «Si tratta di amici che si mettono sempre a disposizione per noi». Sta di fatto che Veglia gioca sulle rivalità della politica locale per imporre il rispetto per la sua categoria. «Pasquale Avino, mio amico personale - ha detto riferendosi all’assessore alle politiche sociali, assente all´ncontro - mi ha assicurato che potenzierà le luci di Natale di via Parroco Federico, dove si trova la sede della nostra associazione. Se manterrà la parola scuseremo la sua assenza». Resta la conclusione che la società civile ha risposto ancora una volta all’invito dell’associazione sponsorizzando la loro festa sociale. Così, la famiglia di Luigi Ametrano ha offerto la cena, quella di Giovanni Palmieri il vino mentre un anonimo artigiano di San Gregorio Armeno ha donato un presepe sorteggiato tra i soci. Tra gli interventi molto apprezzati quello di Nando Uliano (foto), presidente del Forum dell Associazioni di Pompei, di cui fa parte l’associazione dei ciechi. «Forse per queste festività natalizie avremmo potuto accendere qualche lampadina in meno e dare qualche aiuto in più alle categorie deboli di Pompei», ha dichiarato l´ex vicesindaco. MARIO CARDONE