A cura della Redazione
E’ stata praticamente eseguita nella giornata di mercoledì l’ordinanza di custodia cautelare in carcere decretata dal gip De Angelis per concorso in rapina aggravata a carico di Domenico Porta, pregiudicato di 22 anni residente a Secondigliano. Si tratta del quinto ed ultimo componente della banda composta da cinque persone, che è stato messo agli arresti per una rapina par qualche migliaio di euro in capi griffati a danno del negozio Tufano di Pompei. I primi tre malviventi furono scoperti ed internati in carcere per iniziativa della Stazione dell’Arma di Padova. Un quarto elemento (l’autista Lo Presto) fu incriminato e messo in manette dai carabinieri di Pompei. L’ingresso nel carcere di Benevento a carico del 22enne è avvenuto solo dopo che il medesimo si è costituito spontaneamente perché si sentiva pressato a distanza dall’iniziativa dei carabinieri della Stazione di Pompei, comandata dal maresciallo capo Tommaso Canino. I militari, dopo aver indagato su di lui, hanno trovato le prove che lo inchiodano alle sue responsabilità criminali: gli abiti rinvenuti nella sua abitazione ripresi dalle telecamere del negozio mentre lo stesso giubotto della rapina a mano armata lo indossava al momento dell’arresto. I carabinieri erano andati a cercarlo presso la sua abitazione ma non l’avevano trovato. Il delinquente però aveva lasciato a casa gli abiti da lavoro, vale a dire gli indumenti usati nella rapina. Successivamente si erano recati presso suoi amici e parenti. Indagini che hanno fatto capire al Porta che era ormai giunta la sua ora. A questo punto il giovane napoletano ha deciso che gli conveniva saldare spontaneamente il conto con la giustizia, consegnandosi nel carcere di Benevento. MARIO CARDONE