A cura della Redazione
Pompei rimane assolutamente una meta ambita come location del sesso a pagamento. Una volta che le forze dell’ordine hanno allontanato le “lucciole” italiane e straniere che fino a qualche mese fa affollavano i marciapiedi esterni al parco archeologico, il ricco business clandestino a luci rosse si è trasferito altrove. Negli alberghi compiacenti del territorio, ma soprattutto negli appartamenti privati, dove gli inquilini pensionati (e/o a reddito fisso) che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese, hanno trovato la soluzione di subaffittare illegalmente la loro camere da letto alle “signorine” che sono state scacciate, appena pochi giorni prima, dai marciapiedi di Pompei. E’ il caso di sabato sera, quando gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata in collaborazione con i colleghi di Pompei, a seguito di una intensa attività investigativa, messa in moto da informatori della polizia, hanno arrestato Giuseppina Autuori di 65 anni. La donna è stata accusata di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione perché aveva trasformata in una “casa squillo” a tutti gli effetti la sua abitazione con assortimento di prestazioni per ogni palato. Difatti, dopo numerosi appostamenti, gli agenti hanno fatto irruzione in una casa privata, sita nei pressi del Santuario di Pompei, dove è stata scoperta un’alcova clandestina per incontri a pagamento. Arrivati sul posto quindi i poliziotti della P.S. di Pompei e di Torre Annunziata si sono prima appostati ad osservare un movimento sospetto di uomini che entravano ed uscivano dalla casa d’appuntamento. Introdottisi in un secondo momento nell’appartamento gli uomini di P.S., comandati dalla vice questore aggiunto Romano, hanno sorpreso un transessuale in attesa di clienti. Nella casa era presente anche una collega di sesso femminile dedita più o meno allo stesso mestiere. A seguito di un controllo all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato diverso materiale a luci rosse: una collezione di film erotici per tutti i gusti e le preferenze sessuali, strumenti di ogni forma e grandezza per pratiche erotiche e di stimolazione sessuale, nonché intere scatole di preservativi. I poliziotti hanno identificato e schedato tutti gli inquilini della “casa squillo”, arrestando la 65enne padrona di casa, che dovrà presentarsi davanti al giudice con il rito direttissimo. MARIO CARDONE