A cura della Redazione
«Abbiamo ottenuto nel 2012 il risultato della copertura delle fogne del rione (prima erano a cielo aperto, ndr) e quello di indurre l’Enel a potenziare a Crapolla la rete elettrica». Ha dichiarato Dino Sorrentino, presidente dell’associazione “Crapolla Oltre”, in occasione del brindisi natalizio in cui è stato tracciato il bilancio delle attività svolte dal sodalizio. All´appuntamento sono convenute numerose famiglie, riunite nello spazio coperto della tenuta di Felice Tammaro, che è diventato oramai una vera e propria sede sociale a titolo di amicizia. "Crapolla Oltre" è un’associazione nata per tutelare il territorio durante i previsti lavori pubblici, riguardanti l’interramento della tratta Pompei-Scafati della Circumvesuviana. Come spesso succede nel nostro Paese, quello che sembrava un progetto ormai imminente ed indispensabile, è stato accantonato dalla Regione Campania per mancanza di risorse finanziarie. I soci di "Crapolla Oltre", però, una volta messa in piedi la collaborazione associativa, hanno ritenuto utile mantenerla attiva. Prima hanno contestato con un referendum di orientamento contrario la delibera amministrativa di cambiamento del nome della strada. Successivamente hanno cominciato ad incalzare la giunta D’Alessio sulle necessità del quartiere che, come altri territori, lamenta i disagi derivanti dal ritardo urbanistico. I soci, nelle loro riunioni a cadenza settimanale, lamentano la mancanza di dialogo e la scarsa trasparenza delle istituzioni nonostante le dichiarazioni pubbliche dei politici. “Crapolla Oltre” è una delle tante associazioni che si sono formate con lo scopo di proporre una svolta a favore delle periferie negli orientamenti amministrativi di Pompei. A differenza di tante altre, però, ricerca anche un terreno di collaborazione, come è stato nel caso dell’iniziativa di propagandare il compostaggio nell´ambito della raccolta differenziata. E’ una strategia recepita dal Forum delle Associazioni pompeiane in cui partecipano una decina di sodalizi di promozione sociale. Il suo portavoce, Ferdinando Uliano (ex vice sindaco dell’amministrazione D’Alessio) è stato convocato ad un tavolo istituzionale a Palazzo De Fusco, presieduto dal ministro Barca, dove erano presenti le altre rappresentanze della società civile pompeiana. L’oggetto del convegno a porte chiuse è stato la programmazione di un ordinato sviluppo economico di Pompei, favorito dal rilancio del sito archeologico dove sono in fase di progressiva apertura i cantieri di restauro e di messa in sicurezza delle domus con ingenti finanziamenti europei. MARIO CARDONE