A cura della Redazione
I numerosi danni a persone e a cose causati dalle cattive condizioni delle strade, sono segnalati continuamente da parte degli utenti, cittadini residenti e/o visitatori, del centro storico e delle periferie. Spesso, la qualità degli interventi di riparazione (anche in considerazione della spesa e dei costi sostenuti) è scadente. Elementi che possono procurare al sindaco di Pompei, Claudio D´Alessio (foto) ed al suo delegato per la manutenzione delle strade (assessore Graziano) richieste di informative da parte della magistratura locale. Un caso del genere è già capitato ad un più autorevole collega del primo cittadino mariano, il suo omologo napoletano Luigi de Magistris. L´attenzione dell’opinione pubblica è incentrata sull’entità del buco che crea alle finanze del Comune il canone mensile che il Comune di Pompei paga alla ditta che ha in appalto la manutenzione delle strade. Esso va sommato alle ingenti somme versate a titolo di risarcimento danni alle vittime (pedoni o automobilisti) delle buche stradali. “Soldi - si dice da più parti - che si potevano spendere in anticipo per riparare le strade”. In una città turistica come Pompei, entrano in gioco anche i danni all’immagine e di conseguenza alle casse dei suoi operatori turistici. Tra le ipotesi formulate da parte di chi rema contro l’Amministrazione comunale targata D’Alessio, c’è anche quella che attiene all´idea che i lavori stradali sono stati eseguiti in maniera sommaria, mentre sarebbero assenti del tutto i controlli. E’ noto che a Napoli due inviti da parte della magistratura a fornire spiegazioni in merito al dissesto delle strade sono stati notificati al sindaco di Napoli ed al suo assessore alla Viabilità, a causa dei danni causati dalle buche presenti sulle strade del capo9luogo partenopeo. Secondo i magistrati, non sono stati attuati i rimedi necessari per porre fine ai disagi vissuti dai cittadini ed agli incidenti stradali. Un intervento del genere potrà interessare anche l’Amministrazione comunale di Pompei? Per quanto riguarda i lavori di riparazione del manto stradale, si fa sentire “Unità e Impegno”, che a suo tempo aveva contribuito a “confezionare” per l’Amministrazione (Allaria era presiedente dell’apposita commissione) un contratto d’appalto che prevedeva gli oneri de risarcimenti per incidenti stradali a carico della ditta che avrebbe avuto in appalto i lavori di manutenzione. “Il fatto è che gli interventi pubblici di riparazione delle strade non investono integralmente le singole strade - osserva il consigliere d’opposizione Alfredo Benincasa. - Si preferisce, al contrario, intervenire a macchia di leopardo a scapito della completezza dell’intervento stradale”. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2