A cura della Redazione
Un´archeologa italo-americana, durante uno scavo fuori le mura di Pompei, rinviene un sistro, antico strumento musicale sacro alla dea Iside. Ben presto si accorge che sotto di esso vi è sepolto anche il corpo della giovane proprietaria, Sabina, una sacerdotessa di Iside, morta durante l’eruzione del Vesuvio. L´archeologa non resiste alla tentazione di far suonare il sistro che prodigiosamente, con le sue vibrazioni, le fa aprire una nuova porta dei sensi. Sabina si risveglia così nella Pompei moderna e ovviamente si trova di fronte ad una città completamente diversa dalla sua. Sullo sfondo, il confronto tra antico e moderno, passione, amore, e religione. E’ questa la trama dello spettacolo teatrale “Pompei sospesa” che si terrà la sera del 12 settembre nel suggestivo scenario del Maschio Angioino a Napoli. Protagonista nei panni di Sabina, l’attrice napoletana Gilda Arpino (foto). Al suo fianco Barbara Bovoli che interpreta il ruolo di Eva , l’archeologa cristiana. Lo spettacolo è stato scritto da Ilaria Riccardi e Gilda Arpino, ed è liberamente tratto dal libro di Stefania Menduni De Rossi :” “Il Prodigio del sistro, dalla Pompei sepolta”. “Ho voluto fortemente portare in scena questo spettacolo – dice Gilda Arpino – perché il libro da cui il testo è tratto, mi ha affascinata molto, soprattutto mi ha stimolata. Scrivere un adattamento teatrale da un libro come questo, non è stato molto semplice, e spero che il risultato sia positivo, e che lo spettacolo trasmetta i messaggi più importanti presenti nel libro. Il mio personaggio, è Sabina questa sacerdotessa di Iside che si risveglia nella Pompei moderna e ovviamente si trova di fronte ad una città completamente diversa dalla sua. Almeno – puntualizza - questo è quello che inizialmente crede poi nel corso della storia questo personaggio subisce un´evoluzione molto importante che la porta a prendere consapevolezza di quello che sente e che sentiva già in vita. Da pagana ha una conversione e si converte al cristianesimo”. E questo accade grazie all’incontro durante il Navigium, una festa dedicata alla dea Iside, sulle rive del Sarno, con un pescatore cristiano del quale sabina si innamora al primo sguardo e che le apre un mondo a lei sconosciuto ma che improvvisamente sente vicino, nonostante tutti le avessero detto di stare lontana da quella nuova religione (il cristianesimo) che si stava diffondendo. Sabina nel vedere la sua città della quale rimangono solo rovine e singole pietre avrà più volte momenti di "smarrimento e nostalgia" dai quali si partirà per andare oltre, toccando il tema dell´indifferenza umana che distrugge. inesorabilmente, ciò che, paradossalmente, l´eruzione del Vesuvio, nella sua drammaticità ha conservato. Lo spettacolo è prodotto dalla Zerodb di Gennaro Cataldo. Le musiche sono di Lino Cannavacciuolo, le coreografie della “Impero danza ballet”, le luci di Giuseppe Di Gennaro. La regia è della stessa Gilda Arpino : “Parlare di Pompei e puntare i fari sulla tutela e la valorizzazione degli scavi - dice il sindaco della città mariana Claudio D’Alessio - è sempre positivo in qualsiasi formalo si faccia. Faccio gli auguri all’attrice Gilda Arpino per questo spettacolo. Il rilancio della cultura può certamente avvenire anche attraverso forme d’arte come quella del teatro”. MAUSAN