A cura della Redazione
«Ognuno di noi può supporre di essere stato scelto come Maria prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati». Ha detto ieri mattina, 6 ottobre, sul sagrato del Santuario di Pompei, l’Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, che ha presieduto la solenne concelebrazione Eucaristica della prima domenica di ottobre. Successivamente l’alto prelato ha guidato la recita della Supplica alla Madonna del Rosario. Il presule ha esortato a vivere nell’imitazione della Madonna. La santità non é un obiettivo impossibile: «Basterà fare come la Madonna nell’ascolto della chiamata del Signore. Non è un semplice “udire” ma è l’ascolto fatto di attenzione – ha spiegato -. Non è il modo distratto con cui a volte udiamo le parole senza ascoltarle».Ad accogliere l’Arcivescovo Becciu è stato il Pastore della chiesa pompeiana, Arcivescovo Caputo, che, nel suo saluto, ha ribadito la vocazione di Pompei «città della carità, carità operosa e sempre nuova, attenta alle nuove povertà e pronta a rinnovare attività ed iniziative, seguendo i bisogni della società, ma sempre uguale nello spirito e nella dedizione che, aprendo le porte di casa, spalanca quelle del cuore, secondo il carisma di Bartolo Longo». Da sottolineare la presenza di cinque arcivescovi alla celebrazione: Orazio Piazza, di Sessa Aurunca; Mario Milano, emerito di Aversa; Felice Cece, emerito di Sorrento-Castellammare; e i nunzi apostolici Luigi Travaglino e Antonio Franco. Dopo la Supplica i fedeli riuniti in piazza Bartolo Longo hanno potuto ascoltare dal maxischermo le parole di Papa Francesco nel suo Angelus domenicale in cui, unendosi spiritualmente a Pompei, ha rimarcato la necessità dell’esempio personale di fedeltà al Vangelo: «In questa prima domenica è tradizione recitare la Supplica alla Madonna di Pompei, la Beata Vergine Maria del Santo Rosario. Ci uniamo spiritualmente in questo atto di fiducia nella nostra Madre, e riceviamo dalle sue mani la corona del Rosario. E’ è una scuola di preghiera, una scuola di fede!». Grazie alle emittenti televisive molti devoti hanno potuto seguire l’evento mariano dalle loro case unendosi in via virtuale alle decine di migliaia di fedeli presenti in Piazza Bartolo Longo ed hanno goduto di uno squarcio di sole, durante la celebrazione. Regolare come ogni anno l’ordine pubblico. Preziosa l’opera delle associazioni di volontariato. Partecipazione di numerose autorità civili e militari. Il giorno prima, sabato 5, ricorrenza del Beato Bartolo Longo, il Santuario di Pompei ha festeggiato il proprio fondatore, inaugurando la Cappella a lui dedicata, recentemente restaurata. MARIO CARDONE