A cura della Redazione
Proseguono e si rinnovano con più durezza le invettive dei commercianti del centro storico di Pompei contro l’Amministrazione comunale, che è stata da poco spedita a casa prima del "fischio finale". Un volantino distribuito nella giornata di venerdì 7 febbraio annuncia la convocazione di una manifestazione per lunedì in Piazza Immacolata. Il vero avversario dei commercianti è, però, oggigiorno costituito dal ceto dei dirigenti comunali, «che continuano a fare danni, mettendo a segno il colpo di grazia: l’appalto della riscossione del parcheggio sulle strisce blu ed il ticket bus». In parole povere essi, che tutto sommato si limitano a seguire i dettami della deontologia professionale, evitando di essere chiamati in causa dalla Corte dei Conti per danno erariale all’Ente comunale, vengono attaccati per la prosecuzione obbligatoria degli atti già deliberati in sede politica. A questo punto si deve ricordare che la Polizia sta indagando per beccare l’autore di un volantino diffamatorio nei confronti del dirigente del settore finanziario, che recentemente ha diretto la fase conclusiva della gara d’appalto dei parcheggi. Dal momento che l’iter burocratico degli atti deve necessariamente seguire il suo corso, si evince, anche se non è ammesso nel volantino, che la manifestazione di protesta, indetta dalle maggiori associazioni del commercio e da alcune associazioni napoletane del trasporto turistico, mira ad indurre il commissario prefettizio Aldo Aldi a desistere dalla gestione provvisoria del parcheggio a pagamento che dovrebbe partire a breve. Va detto che per dimostrare solidarietà nei confronti del ceto commerciale, Aldi ha decretato il ripristino della sosta gratuita in piazza Immacolata (sospeso durante la gestione D’Alessio). Va anche riconosciuta la valenza di una proposta dei commercianti di allargare l’onerosità di parcheggio all’area di pertinenza comunale esterna alcentro commerciale di Pompei. Iniziativa che metterebbe alla pari il commercio tradizionale e quello de “La Cartiera”. Alla fine, una lunga lista di rivendicazioni e di critiche sarà pubblicizzata lunedì prossimo, segnando una nuova tappa di una “guerra” senza quartiere tra il ceto politico dominante a Pompei e quello composto dalle antiche famiglie pompeiane del suo centro storico, che nel corso degli anni hanno fatto fortuna e denaro con il commercio legato al Santuario della Madonna del Rosario (coltivando la vana speranza di attrarre anche il turismo degli Scavi). Ora l’ultima generazione di commercianti del centro storico di Pompei convive con il declino del business tradizionale, in un quadro di crisi generale che sta portando a zero il giro d’affari e svalutando il valore delle abitazioni e dei negozi. La rabbia per tutto ciò viene sfogata contro l’avversario politico (ceto una volta amico) accusato di voler infierire, con l’isola pedonale ed il ticket bus, assestando il colpo di grazia ad un’economia oramai ridotta cadavere. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2