A cura della Redazione
Nonostante la pioggia ha avuto lo stesso luogo, nel centro di Pompei, la manifestazione di protesta dei commercianti, che ha prodotto il risultato principale di bloccare il traffico di entrata ed uscita dalla città moderna dal versante di via Roma. Automobili e bus sono rimasti incolonnati fino a piazza Esedra, dove c’è il maggior movimento di turisti diretti agli scavi di Pompei. I manifestanti si erano dati appuntamento in piazza Immacolata, diventata luogo simbolo della loro vertenza che dura da almeno sei mesi, per la rivendicazione del libero parcheggio in quell’area che è stata invece chiusa dall’amministrazione D’Alessio. Era previsto un corteo che, dopo il raduno, aveva come prima tappa piazza Esedra e la conclusione in piazza Bartolo Longo. Invece la "marcia" si è conclusa prima, davanti agli scavi, dove hanno preso la parola alcuni rappresentanti delle associazioni dei commercianti. Insieme ai manifestanti locali (oltre duecento persone secondo le stime della Polizia), è stata molto incisiva la partecipazione alla manifestazione di Federnoleggi, che ha fatto arrivare a Pompei diverse decine di mezzi turistici a quattro ruote che hanno avuto gioco facile nel bloccare il traffico cittadino. Il volantino distribuito dai commercianti univa i motivi di protesta della categoria, che attengono allo svolgimento della gara d’appalto per ticket bus e parcheggio a pagamento nelle strisce blu, che vorrebbero rimandare a fine stagione turistica, ai ricorrenti temi del degrado di Pompei (cimitero, servizi, periferie, ecc.). Si cerca di aggregare alla protesta la politica del dissenso, che è parte della campagna elettorale oramai in fase di avvio. Non a caso tra i politici di professione qualcuno cerca di prendere il comando della piazza. Nel frattempo, girano volantini anonimi di oscura matrice che si erano già visti in precedenti occasioni del genere. Segno che la tematica dell’isola pedonale nel centro storico sarà ricorrente in campagna elettorale. La questione che propongono gli agenti di turismo napoletani (la maggior parte noleggiatori di bus) di cui si fanno megafono i gestori di parcheggi dell’area degli scavi di Pompei, è che far partire il ticket bus a stagione turistica iniziata rappresenta un enorme danno per la categoria, che se ne dovrebbe accollare il costo senza poterlo più scaricare sul prezzo di crociera, già entrato in quotazione nelle borse turistiche internazionali che si svolgono in autunno. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2