A cura della Redazione
Culmina nell’apertura formale di una causa di beatificazione la devozione popolare nei confronti di Monsignor Francesco Saverio Toppi, Vescovo-Prelato presso il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei dal 1990 al 2001. L’editto del successore, attuale arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, dà il via formale alla causa per la sua beatificazione e canonizzazione. L’editto solenne con la firma di Caputo è stato affisso nella giornata del 27 febbraio nel Santuario e presso le parrocchie. Inoltre è stato pubblicato sul sito internet del Santuario e sarà letto durante tutte le messe di domenica prossima. L’invito a dar corso alla “causa” nei confronti del cappuccino “in odore di santità” è partito dal Postulatore Generale dei Frati Cappuccini con la richiesta formale di “nulla osta” alla Congregazione per le Cause dei Santi, regolarmente concessa il 3 ottobre dell’anno scorso. Ora parte una procedura dettagliata e meticolosa. In primis la "causa" sarà portata a conoscenza della Comunità Ecclesiale. L’arcivescovo Caputo ha formalmente invitato la comunità dei fedeli a trasmettere alla Curia Prelatizia di Pompei qualsiasi notizia e testimonianza potrà contribuire con elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del Servo di Dio Monsignor Francesco Saverio Toppi. E’ richiesto, inoltre, a quanti ne fossero in possesso, di rimettere in tempi brevi alla Curia Prelatizia qualsiasi scritto del Servo di Dio che non è già in possesso dei Frati Cappuccini, postulatori della causa di santificazione. E’una procedura che i più anziani di Pompei già conoscono, perché osservata nella causa di beatificazione del fondatore di Pompei, Bartolo Longo, la cui salma benedetta giace al fianco del Servo di Dio Francesco Saverio Toppi nella cripta sotto l’altare maggiore del Santuario, che desiderò espressamente quella sepoltura alla fine dei suoi anni terreni. Francesco Saverio Toppi nacque a Brusciano il 26 giugno 1925. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. Si diplomò alla Scuola Vaticana in biblioteconomia ed archivistica. Successivamente in storia ecclesiastica alla Pontificia Università Gregoriana. Superiore provinciale dei Cappuccini di Napoli, dal 1959 al 1968, e di quelli di Palermo, dal 1971 al 1976, si recò frequentemente in America Latina e in Africa. Fu nominato Delegato Pontificio del Santuario di Pompei e Arcivescovo Prelato da Papa Giovanni Paolo II, il 13 ottobre 1990. Dal 7 dicembre 1990 al fino al 7 aprile 2001 ha svolto, con grande stima e devozione della popolazione e dei pellegrini il suo servizio pastorale nella cittadina mariana. Dopo alcuni anni trascorsi a Pompei come vescovo emerito, si trasferì nel Convento dei Frati Cappuccini di Nola, dove si è spento il 2 aprile 2007. Disponibile alla volontà di Dio e fiducioso verso la Divina Provvidenza, Monsignor Toppi offrì, in vita, una chiara testimonianza di fede, speranza e di carità. La sua fama di santità presso la comunità pompeiana ed i devoti della Madonna del Rosario (numerosi in Campania) è aumentata giorno dopo giorno. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2