A cura della Redazione
Colpo di scena prima del ballottaggio a Pompei tra in candidati sindaco Uliano e Gallo. Si fa per dire, perché siamo di fronte a un giallo di cui si conosce già il nome dell’assassino. Sarebbe cosa fatta l’accordo politico che porterebbe la coalizione della Padulosi ad invitare i suoi elettori ad appoggiare Gallo l’8 gougno contro Uliano. Il condizionale è d’obbligo ma è evidente che ci troviamo dinanzi ad un film già visto. Un ricorso storico con il ritorno sulla scena del duo impareggiabile D’Alessio-Lo Sapio (che non sono mai usciti veramente di scena ma hanno solo cercato di non dare nell’occhio durante le loro manovre politiche). Pompei è consapevole degli “inattesi” cambi di casacca "ripagati" con poltrone amministrative. Nello specifico si parla dell’incontro di esponenti delle due coalizioni assistiti dai “regionali” Casillo e Sommese in posizione di garanti. Entro la giornata di oggi dovrebbe diventare ufficiale l’allargamento della coalizione che fa capo a Gallo alla lista civica Rinnovamento Democratico. Il primo passo ufficiale che produrrebbe, in caso di vittoria, l’ingresso in consiglio comunale di Amato La Mura al posto di Antonio Tucci (a cui evidentemente è stata promessa una poltrona sostitutiva). Non finisce qui. Il "prezzo" che la coalizione di Gallo dovrebbe pagare al nuovo alleato comprende anche un assessorato (ad Avino) e, a quanto si dice, la presidenza del consiglio comunale alla Padulosi. Siamo fermi al momento nel campo delle ipotesi sulla base delle voci che provengono da entrambe le coalizioni in fase di compromesso. Si deve attendere il visto di protocollo a Palazzo de Fusco della stipula del nuovo accordo elettorale (previsto dalla legge, come osserva La Mura). Al momento i due attori del compromesso politico e lo stesso avversario ufficiale Uliano non hanno rilasciato dichiarazioni, segno che le manovre sono ancora nella delicata fase di chiusura. Detto questo bisogna precisare che solo adesso, finalmente, si comprendono “strani” comportamenti politici tenuti un precedenza come il passo indietro di Lo Sapio dopo la cerimonia di ufficialità della sua candidatura a sindaco di Pompei, il percorso parallelo delle campagne elettorali della seconda e terza coalizione avverse entrambe a quella uscita prima dall’urna, ed il voto disgiunto di qualche candidato “autorevole” che già si preparava la strada di passaggio in una possibile maggioranza di una probabile sconfitta al primo turno. Resta solo da registrare la risposta degli elettori alla riproposizione, con scarse varianti, della camera di regia che, salvo qualche allontanamento virtuale, ha retto per due tornate amministrative premiando con larghi consensi elettorali il “vecchio” e “collaudato” ceto politico invece di cedere alle proposte delle “facce nuove“, come avrebbero potuto essere quelle di Amitrano e compagni ed i ragazzi del M5S (parliamo delle due coalizioni che non hanno conquistato neanche un seggio in consiglio comunale). MARIO CARDONE Twitter:@mariocardone2