A cura della Redazione
Un’auto-intervista diffusa da Umberto Pappalardo, anima e motore del Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani (CISP) che da due anni è ospitato a Palazzo de Fusco (sede del Municipio), spiega i motivi per cui la lettera di sfratto a venti giorni, indirizzata al suo Centro ed alla biblioteca che lo anima, non si potrà fare nei tempi brevi fissati nella missiva, né successivamente a breve scadenza. Secondo il docente universitario, l’allontanamento del CISP danneggerà economicamente il territorio di Pompei perché prevede una serie di iniziative (convegni universitari, masters, conferenze di personalità della cultura italiani e stranieri). Inoltre il “Fondo Maiuri”, conservato presso i locali, è così importante dall’essere sottoposto a vincolo per “eccezionale interesse nazionale” da parte della Soprintendenza regionale della Campania. «Vorrà dire che continueremo a chiamarci Centro Studi Pompeiani ma saremo altrove». Argomenta Pappalardo con evidente ironia. La voce che gira è che avrebbe già ricevuto l’invito di trasferire il suo Centro presso la villa di Maiuri ad Ercolano. La tesi fondamentale dell’archeologo, docente presso l´Università Suor Orsola Benincasa, è che, per una serie di motivi, non sarà tanto facile lasciar liberi i locali del Comune in tempi ristretti. «Si tratta di un Fondo soggetto a vincolo da parte del Ministero per i Beni Culturali – argomenta –, ne deriva che si devono dare garanzie della sua salvaguardia». Si tratta, secondo Pappalardo, di oggetti dal valore storico inestimabile e delicati, per i quali deve essere garantito non solo un adeguato trasporto ma anche il trasferimento in una sede idonea come la precedente. Pappalardo prevede che oltre al Ministero dei Beni culturali, anche la Soprintendenza Archivistica dovrà dare la sua approvazione per cui, secondo quanto ne consegue, s’innescherà, a seguito dello sfratto da Palazzo de Fusco, una procedura burocratica interminabile. Il responsabile del CISP respinge anche l’offerta del sindaco Uliano di trasferimento nell’ex ostello della Gioventù, alla periferia di Pompei, in Contrada Civita Giuliana (sito occupato precedentemente) che proprio a causa della negativa esperienza precedente ritiene a rischio sia per le cose che per le persone che potrebbero frequentarlo. Il “Fondo Maiuri“ è parte integrante del Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani, formato grazie ad una convenzione stipulata fra l’università Suor Orsola Benincasa ed il Comune di Pompei per la formazione di studenti e studiosi italiani e stranieri nelle antichità di Pompei e del suo territorio. La convenzione fu, a suo tempo, stipluata a titolo gratuito. Ora difficoltà di gestione di bilancio impongono all’Amministrazione comunale un cambiamento di rotta nella concessione degli immobili, per cui si stanno rivedendo gli atti di liberalità precedenti alla luce delle nuove esigenze, considerato che prima sono stati concessi in comodato d´uso locali a prestigiose istituzioni ma, allo stesso tempo, affidati gli anziani in mani private, dati in appalto i servizi cimiteriali, disdetto il fitto della palazzina ospitante i servizi sociali ed aumentate la tariffe dei parcheggi. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2