A cura della Redazione
Brillante operazione nella mattinata di giovedì 3 luglio, a Pompei, di una pattuglia di carabinieri della locale caserma, comandata dal maresciallo capo Tommaso Canino. I militari hanno catturato Giacomo Cuomo, originario di Napoli, 44 anni, che è stato provvisoriamente posto agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima. A suo carico pende la denuncia di tentato furto aggravato ai danni di una comitiva di turisti americani di quattro persone. La cronaca del tentativo di furto parte, in questo caso, dallo scenario della stazione di Villa di Misteri della Circumvesuviana (in prossimità degli scavi archeologici di Pompei) ambiente (treni e stazioni della linea Napoli-Sorrento frequentata da molti turisti) dove purtroppo la delinquenza locale la fa da padrona, con numerosi furti e borseggi a carico di malcapitati che si trovano, senza tutela, ad affrontare un tale disagio che, tra l’altro, danneggia l’immagine del turismo locale. Nel caso specifico che si è verificato a Pompei, non è stato così. Giovedì mattina il delinquente napoletano, che prima aveva tentato di “sfilare” il portafoglio dalla tasca di un giovane americano, che viaggiava in compagnia della moglie incinta e dei suoceri, si è trovato di fronte la pattuglia di carabinieri al secondo tentativo, quando era tornato sulla scena del crimine per tentare una sorte migliore con un tentato colpo ai danni della borsetta della suocera della sua prima tentata vittima. Neanche il secondo colpo è andato a segno. Eppure dalle notizie sul suo conto pare che si tratti di un esperto nel “mestiere”. Ad ogni buon conto, Cuomo ha tentato il tutto per tutto per sfuggire all’arresto. Giornata sfortunata la sua. Neanche la terza trovata è andata a segno. L’uomo aveva tentato la fuga saltando sui binari, li aveva attraversati di corsa ed era balzato su un vagone del treno diretto a Napoli, direzione opposta a quella verso Sorrento, dove viaggiavano i quattro turisti americani che erano scampati al furto, anche se la giovane signora incinta si è sentita male per lo spavento causato dal doppio tentativo di borseggio, prima ai danni del marito poi della madre. Ma i carabinieri hanno fermato il treno in partenza e successivamente riconosciuto e arrestato il fuggitivo. Alla fine i militari di Pompei hanno raccolto le testimonianze per i due tentativi di furto per cui è presumibile che difficilmente che il borseggiatore riuscirà ad evitare il rigore di una sentenza a suo carico da parte del magistrato oplontino, che lo giudicherà per direttissima. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2