A cura della Redazione
“Elaboriamo” perde i pezzi pregiati: Andreina Esposito ha avviato un percorso politico “autonomo e costruttivo”, sia nei confronti della maggioranza del sindaco Uliano che riguardo alla sua stessa coalizione elettorale di cui faceva parte alle Amministrative del 25 maggio scorso. Se ne è andata senza sbattere la porta in faccia ai suo alleati di prima. «Se saranno portati in Consiglio comunale progetti propositivi, è disponibile il mio contributo di voto». Ha anticipato la dinamica pediatra, che ha capitalizzato la sua popolarità professionale sul versante politico. La consigliera comunale Esposito è esponente di punta di “Valori e Diritti”, lista che ha un riferimento provinciale (mentre l’esecutivo locale, composto da Alfredo Allaria, consigliere comunale uscente, e Giuseppe Del Regno, secondo della lista) nella determinazione di una politica che parte dalla decisione di mettere fine al clima di scontro elettorale. «E’ ora di cambiare registro - dichiara la Esposito - Siamo stati solidali in campagna elettorale con Elaboriamo. Ora è tempo di cambiare rotta. Senza escludere, per il futuro, l’eventuale collaborazione con la maggioranza di governo nell’interesse di Pompei». Non si tratta di una frattura politica all’interno di Elaboriamo. Siamo di fronte ad una separazione di fatto che nasce da una diversa natura interpretativa del ruolo di minoranza in questa fase politica. Andreina Esposito e i suoi intendono chiudere la fase della contrapposizione consapevoli che non tutti la pensano allo stesso modo. Forse per qualche compagno di viaggio non è stato così in precedenza. Ora che i nodi sono arrivati al pettine sono state prese le decisioni conseguenti. La dottoressa Esposito e compagni non ammetteranno mai questo assunto ma la cronaca recente aiuta la comprensione del presente. In un primo momento è stata registrata l’indisponibilità di Carmine Lo Sapio, padre padrone di un movimento che accoglie tutte le spinte politiche, di fare un passo indietro riguardo la decisione di candidarsi a sindaco. Successivamente lo stesso Lo Sapio è stato protagonista di un’incredibile giravolta oltre i tempi canonici, di cui si attende ancora una spiegazione Il resto è cronaca degli ultimi giorni. Erano rimasti, alla fine, in lizza due candidati, dopo che Lo Sapio aveva “bruciato” tutti quelli che aveva trovato sulla sua strada. Parliamo di Franco Gallo e, guarda caso, Andreina Esposito. La scelta finale del candidato sindaco Gallo presumibilmente non ha convinto i sostenitori di Andreina Esposito (tra i quali figura Alfredo Allaria, che si è sentito tradito prima e dopo il dietrofront di Lo Sapio). Le conseguenze di tutto ciò sono sotto gli occhi di tutti. Esposito, Allaria, Del Regno e il loro seguito degli amici di “Valori e Diritti”, dopo aver dimostrato sul campo il consenso che raccoglie la loro proposta, vogliono intraprendere un percorso che è parallelo a quello del vincitore. Vedremo poi se si tratterà di strade parallele ma convergenti. La conclusione è che la storia torna sempre sui suoi passi. Quando, tre anni fa, il sindaco D’Alessio “licenziò” l’assessora Esposito, il primo a sdegnarsi al punto tale dal presentare le dimissioni fu Nando Uliano (all’epoca “coinquilino” della Esposito). Chi l’avrebbe detto che quella decisione clamorosa sarebbe stata l’inizio di un terremoto politico che ha portato all’attuale contesto dove le vittime di ieri sono i protagonisti di oggi (Uliano ed Esposito). I due ora provano a riallacciare un dialogo che forse non è stato mai interrotto. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2