A cura della Redazione
«Il sindaco di Pompei è sindaco anche degli scavi archeologici. Non permetteremo che le opere di restauro del Grande Progetto Pompei si fermino allo stato embrionale. Mi dichiaro unito ai commissari Unesco nel denunciare i ritardi che dovranno essere recuperati». Il sindaco boy scout-metropolitano della città mariana, Nando Uliano, ancora una volta adotta la comunicazione stile Renzi. La sua conferenza stampa è uno slide show (con provvedimenti e tempi d’adozione) in cui dimostra di trovarsi a suo agio da attore smaliziato, formatosi all’accademia di recitazione di Roma. E’ stato accompagnato nel relazionare alla stampa da due comprimari “eccellenti”: il vicesindaco Pietro Amitrano e la neo assessora Raffaella Forgione. Non mancano nella sua esposizione clamorosi annunci d’ispirazione “grillina”, con richiami alla legalità (su cui ha basato la campagna elettorale) come quello della rotazione del personale municipale («devono lavorare perché il 27 arriva ogni mese») e l’abbattimento di costruzioni abusive su suolo pubblico («ce lo chiede l’autorità anti corruzione»). La proiezione delle slides accompagna le sue parole sui diversi comparti dell’attività amministrativa municipale, su cui incide l’iniziativa della maggioranza politica che guida. Parte dal cimitero per proseguire con la Casa di Riposo, l’ambiente e i parcheggi. Praticamente tocca uno ad uno i nervi sensibili della convivenza civile a Pompei. «Non esiste la questione dei cento giorni - spiega -. Io sono lungariello ma non scurdariello». Il suo ragionamento è che se la gente al momento non tocca con mano il cambiamento è perché l’Amministrazione sta operando alla radice delle cose. Ne consegue che la trasformazione di Pompei metterà tempo ad arrivare, ma alla fine sarà radicale nelle scelte. Al momento sono partite alcune iniziative, “invisibili” all’opinione pubblica, che finiranno col tempo col maturare il consenso generale. Ad esempio, sul cimitero Uliano si è dato sessanta giorni per revocare un appalto dei servizi che si è dimostrato disastroso. Ha promesso di abbassare le tariffe, mettere in sicurezza la struttura e dare una svolta definitiva (la gara di progetto) allo scandalo delle nicchie d’oro. Parimenti, per la Casa di Riposo "Borrelli" c’è l’annuncio di recuperare fondi dal bilancio per pagare una parte degli arretrati al personale e realizzare lavori edili urgenti nella palazzina che ospita gli anziani, nell’attesa di una nuova gara d’appalto del servizio. Altro tasto dolente: la Fonte Salutare. In essa sarà costruito il parco giochi per i bambini e ripristinata l’area verde. Pezzo forte di Uliano è il sociale, dove ha ribadito l’intenzione di voler ospitare il “suo” Gaudium al piano terra. Infine i parcheggi. In questo settore la sua Amministrazione sta ancora interloquendo con la ditta appaltatrice. «Se non troviamo un accordo non è esclusa una soluzione come quella del cimitero», ha detto Uliano (vale a dire la disdetta del contratto). Uliano ha fatto anche sapere che i parcheggi a pagamento torneranno a piazza Immacolata e le tariffe orarie saranno unificate al costo di un euro. Ha poi ribadito (a soddisfazione del ceto commerciale del centro storico) che il ticket bus non rappresenta una priorità della sua Amministrazione. Non è mancato neanche il Job(ino) act targato Uliano, con l’annuncio di nuove licenze di taxi e di auto noleggio. Gli è stato contestato che sull’amministrazione ordinaria (ambiente ed area adibita a mercato) non si è registrato il miglioramento. Il sindaco di Pompei si è tolto abilmente dall’impaccio lasciando parlare la Forgione, che ha dato prova del suo diretto interessamento ai due problemi. Non resta che aspettare ancora, dunque. Ma fino a quando? MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2