A cura della Redazione
La presentazione della giunta che ha suggellato la svolta politica della maggioranza a guida Uliano, è stata causa di un serrato dibattito su e donne, i risultati ed i metodi dell’Amministrazione comunale in carica. Ognuno ha svolto il suo ruolo nel corso del Consiglio comunale svoltosi questa mattina a Palazzo De Fusco. La minoranza ha mosso critiche al governo della città, mentre il sindaco ed i consiglieri di maggioranza ne hanno difeso la gestione corrente. Su tutti ha colpito la denuncia del vicepresidente del consiglio Maria Padulosi che ha parlato, nel suo breve ma incisivo intervento, di scarsa trasparenza, ostruzionismo nel reperire la documentazione amministrativa necessaria al suo mandato e, addirittura, violazione alla sua privacy istituzionale, relativamente ai contatti informativi che ha preso nell’esercizio della sua funzione di controllo con i funzionari del Comune. Denuncia grave che ha suscitato l’immeditata positiva reazione del presidente del Consiglio, Sorrentino, intervenuto nel dibattito a sostegno ed a tutela della collega, assicurando il suo diretto interessamento, se informato per tempo del ripetersi di incresciosi episodi del genere. Opportuno ed efficace l’intervento del presidente dell´Assise, tanto che è stato sottolineato e ribadito dal sindaco Uliano al fine di tranquillizzare l’ex antagonista in campagna elettorale. Altro intervento duro, ma di più ampio respiro, è stato quello di Franco Gallo, che alla fine è risultato la sintesi del contenuto di un recente manifesto di Elaboriamo, il movimento che ha generato la sua componente politica. La tesi di Gallo è che la giunta tecnica non ha prodotto nulla per il bene della città nei primi sei mesi di vita. “Solo voti in Consiglio per debiti fuori bilancio e decreti per sancire avvicendamenti sulle poltrone di assessore". È toccato a Robetti (non voleva fare il presidente del consiglio comunale?) precisare che i debiti fuori bilancio rappresentano un obbligo nei confronti di impegni pregressi e che fa male l’opposizione ad assentarsi in tali occasioni. Alla nuova giunta bisogna fare per il momento gli auguri, ma Gallo ha segnalato evidenti elementi critici nella sua composizione. Fra tutti emerge la novità dell’avvocato Marina Merenda, che lo stesso Gallo ha citato a proposito delle delega all’attuazione del programma politico. “Come potrà svolgere un’attività del genere se non ha conoscenza dell’argomento?”. Un modo garbato per far intendere che la nuova formazione di giunta è stata concepita con troppa superficialità. In altre parole non reggerebbe l’equilibrio politico, nel conferimento degli incarichi, alla luce dei curricula professionali e/o le esperienze politiche e del territorio dei soggetti delegati dal sindaco nel governo di Pompei. Siamo solo nella fase di partenza, alcuni già pongono le prime riserve sulla squadra mentre altri preferiscono attendere i risultati. L’impressione è che la maggioranza, anche se non compatta, è salda in sella perché d’accordo su un principio basilare: a casa non conviene tornare. E’ stato applaudito e votato all’unanimità un nuovo ingresso in Consiglio comunale. Si tratta di Sergio Vitulano che subentra a Raffaele Marra (divenuto assessore) per “Città Futura” nella squadra dei consiglieri di maggioranza. Immediatamente dopo l’opposizione è uscita dall’aula per astenersi dal voto sui debiti fuori bilancio. Qualcuno ha fatto notare l’assenza (nella seduta odierna) di Luigi Ametrano, recentemente confluito in Forza Italia dalla lista civica “Città Nuova”. Ha declinato ogni responsabilità nell’opzione di giunta che sarebbe del solo Stefano De Martino. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2